NSA: la Germania non rinnova con Verizon

 Dopo lo scandalo sulle intercettazioni, il governo tedesco decide di non rinnovare il contratto con l’operatore a stelle e strisce che gestiva le infrastrutture dal 2010

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Il governo tedesco ha annunciato che non rinnoverà il contratto con la telco statunitense Verizon. La decisione è arrivata ad un anno dallo scandalo del Datagate come risposta alle intercettazioni della National Security Agency a diversi politici europei, tra cui la cancelliera Angela Merkel. Seppur non sia stato verificato che fosse Verizon ad aver monitorato le comunicazioni dei politici tedeschi, è chiaro che il governo non vuole più intrattenere rapporti con agenzie di telecomunicazioni statunitensi, soprattutto se coinvolte nelle vicende svelate da Edward Snowden.

L’accusa tedesca

Verizon dal 2010 gestiva le infrastrutture governative tedesche, che ora lascerà il posto alla teutonica Deutsche Telekom che non dovrebbe presentare le stesse problematiche dell’operatore USA. Il mancato rinnovo del contratto con Verizon è stato annunciato dal portavoce del ministro degli interni Tobias Plate che ha spiegato come la scelta di non proseguire nel rapporto sia scaturita dall’evidente collaborazione tra Verizon e l’agenzia di Intelligence statunitense e dalla necessità, per il governo tedesco, di affidare le proprie comunicazioni a standard di sicurezza più elevati.

La risposta di Verizon

Un portavoce di Verizon ha affermato come le accuse del governo tedesco siano false, sottolineando come l’azienda abbia rifiutato alla NSA ogni richiesta di accesso ai dati. “Verizon Germany è una compagnia tedesca che rispetta le leggi tedesche  – ha detto – il governo degli Stati Uniti non può costringerci a fornire i dati dei nostri utenti memorizzati in data center fuori dagli USA e se avesse tentato di farlo, lo avremmo portato in tribunale”.

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