Si è spenta all’età di 90 anni nella sua Johannesburg Nadine Gordimer, la scrittrice sudafricana premio Nobel per la Letteratura nel 1991: attivista per i diritti umani e sodale di Nelson Mandela, è considerata una delle donne simbolo del Novecento

La Gordimer ha vissuto in pieno e sulla propria pelle le contraddizioni della decolonizzazione e del crollo delle ideologie nell’ambito della ridefinizione della nuova società sudafricana, lottando con coraggio e intensità sia contro l’apartheid che contro l’Aids.

Attivismo e impegno sociale fin da bambina

«Attraverso la sua scrittura epica e magnifica ha portato grandi benefici all’umanità», così l’Accademia di Svezia motiva il Nobel per Nadine Gordimer.
Nata da una famiglia benestante, di origine britannica e lettone, Nadine nasce nel 1923 da genitori ebrei a Springs, cittadina mineraria alle porte di Johannesburg.
La sensibilizzazione verso i diritti umani e l’impegno nel sociale si manifestano prestissimo, grazie anche all’influenza del padre, rifugiato nella Russia zarista, e della madre, attiva nella cura dei bambini neri. E’ così che Nadine inzia molto giovane ad occuparsi di razzismo e problematiche di diseguaglianza sociale in Sud Africa, che viveva nel quotidiano la segregazione razziale.

Contro l’apartheid insieme a Mandela

L’approvazione della legge sull’apartheid risale al 1948, quando Gordimer 25enn ha già iniziato da dieci a far sentire la sua voce attraverso racconti che descrivono la discriminazione dei neri in Sud Africa. Ancora adolescente, la scrittrice vive sulla propria pelle e su quella della sua famiglia l’oppressione del Governo, che sequestra carte, lettere e diari privati dalla casa dei Gordimer. Nadine viene poi a contatto con Nelson Mandela,  l’attivista più rappresentativo del Novecento nei primi anni Sessanta, quando la scrittrice aderisce all’African National Congress e si impegna pubblicamente in favore della causa contro l’apartheid.

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«La nostra nazione ha perso un gigante letterario senza pari – dice oggi l’ANC – la cui opera di una vita è stata il nostro specchio e un’inesausta ricerca per l’umanità».

Vincitrice del Booker Prize nel 1974 con The Conservationist, Nadine Gordimer è conosciuta in Italia grazie a Feltrinelli. Stupisce un po’ quindi che oggi la casa editrice le dedichi come «omaggio» sulla home page del bookshop online un semplice link diretto al suo nutritissimo catalogo di romanzi.

Insignita nel 2002 del Grifo d’Oro della città di Genova, la scrittrice ha vinto nel 2007 il Premio Grinzane Cavour.