Canon Professional Imaging: ciak si gira!

Cresce l’adozione delle macchine da presa Cinema EOS e dei sistemi di Professional Imaging di Canon

A poco più di due anni dal proprio debutto nel settore della produzione cinematografica, il sistema Cinema EOS di Canon conferma le attese e raccoglie un numero crescente di consensi.

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Sono molti infatti i registi e le produzioni televisive di tutto il mondo che hanno adottato le videocamere professionali Cinema EOS di Canon e ne evidenziano le possibilità creative senza precedenti che queste offrono. L’Italia non fa eccezione: il sistema Cinema EOS viene utilizzato per la realizzazione di fiction televisive, film, programmi factual, cortometraggi, a testimonianza dell’estrema versatilità delle soluzioni di Professional Imaging dell’azienda giapponese.

Tra gli esempi troviamo Pericolo Verticale, un programma factual in 8 puntate andato in onda recentemente su Sky. Per questa produzione sono state utilizzate le soluzioni EOS C500, XF100 e XF300. La serie propone la routine del Soccorso Alpino della Valle d’Aosta attraverso alcune dinamiche ormai classiche del reality, seguendo direttamente i soccorsi, dalle chiamate agli interventi sul campo. Come racconta il regista, Simone Gandolfo “tutto ciò che abbiamo raccontato è accaduto realmente”. “Il problema principale era la velocità con cui si svolgevano i fatti: la squadra che riprendevamo era realmente operativa e la tempestività dell’intervento era ovviamente determinante”. La produzione ha effettuato alcuni test e, prosegue Gandolfo “abbiamo scelto Canon, differenziando i supporti di ripresa, e scegliendo camcorder con un sensore piccolo della linea XF per la parte documentaristica, perché era essenziale che le riprese non intralciassero le operazioni di soccorso”. Per quanto riguarda invece le riprese interne in cui Luca Argentero, ideatore, produttore e protagonista del programma narra le operazioni di salvataggio, è stata utilizzata EOS C500, una videocamera digitale, potente, compatta e estremamente versatile che ha già conquistato un vasto pubblico tra i professionisti più esigenti del cinema.”

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Matteo Vicino, giovane regista italiano, si è affidato a Canon per girare “Young Europe”, un lungometraggio commissionato dal progetto europeo Icarus e coordinato dalla Polizia Stradale Italiana. In questo caso, Vicino ha utilizzato EOS 5D Mark II: “è stata la mia arma segreta per reinventare il mondo del cinema. La bellezza di questa macchina da presa è la sua agilità che mi ha consentito di cogliere sul momento l’emozione dell’attore. Canon mi permette di fare questo senza richiedermi di conoscere specifiche troppo tecniche.”

A seguito di questa esperienza più che positiva con Canon 5D Mark II, Vicino ha scelto EOS C300 per girare Outing – Fidanzati per sbaglio, una divertente commedia che mette in scena una situazione paradossale ed assurda per trattare temi reali come la mancanza di meritocrazia e opportunità lavorative per i giovani e il pregiudizio sessuale nel nostro paese. “Abbiamo fatto dei test approfonditi e abbiamo capito che la resa della C300 era superiore rispetto a quelle delle macchine più blasonate”. “EOS C300 è una vera rivoluzione: questa videocamera assicura la stessa resa della pellicola, la riproduzione dei colori è fantastica e il corpo macchina è talmente maneggevole che consente davvero di andare in strada e fare cinema”.

La possibilità di lavorare in modo immediato, senza troppe persone e macchine intorno, è uno dei requisiti fondamentali per Raz Degan, che ha utilizzato EOS 5D Mark III per realizzare il documentario The last Sadhu. “Il mio obiettivo è quello di raccontare una storia attraverso immagini belle”, ha dichiarato Degan. “Canon mi ha permesso di catturare l’istante in cui le cose accadevano. Lavoro da solo e molti dei miei lavori vengo realizzati in luoghi sperduti, dove non ho l’appoggio di nessuno. Il mondo digitale Canon mi offre ciò che serve per portare a casa un ottimo risultato, perfettamente in linea con la mia filosofia”.

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C’è poi chi, come Chiara De Marchis e Cristian Iezzi, vede nella ricerca di nuove tecnologie e nel loro utilizzo per raccontare storie, un punto di forza di un nuovo modo di fare cinema. Per la realizzazione del cortometraggio Last Far West, presentato al festival di Cannes, i due registi si sono avvalsi di EOS C100. “Dopo l’esperienza assolutamente positiva avuta con EOS C300, ci siamo affidati alla nuova nata, EOS C100 perché con il budget a disposizione nessuna macchina avrebbe potuto fare meglio. L’abbiamo testata in ogni condizione climatica e di luce e abbiamo constatato che è una macchina completa, compatta, veloce e molto prestante. Tutta la squadra è rimasta molto soddisfatta”.

Canon è protagonista anche nel mondo del 4K. In particolare, affidandosi ad un sistema EOS C500, Ettore Pasculli ha girato Italy Amore Mio, film che è stato realizzato con il Patrocino del Ministero per l’Integrazione. Italy Amore Mio ha ricevuto inoltre anche l’adesione del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, perché «affronta anche un altro tema di vasta portata culturale che purtroppo accomuna, seppure con manifestazioni più o meno evidenti, molti Paesi: la generale sottovalutazione della donna, da cui deriva la mancata promozione delle energie e delle risorse femminili nella loro specificità».

Secondo Pasculli, EOS C500 “è stata una componente essenziale, semplice da utilizzare e con una qualità tecnica finalizzata alle profondità di campo, alla definizione e al dettaglio tali da permette una qualità dell’immagine che a volte supera quella della pellicola. Canon offre delle ottiche 4k straordinarie che non hanno nulla da invidiare e in alcuni casi offrono qualità superiore rispetto alle cineprese tradizionali”.

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Maneggevolezza, qualità dell’immagine, colori incredibilmente belli, velocità delle riprese e possibilità di offrire un prodotto di qualità anche in presenza di budget ridotti sono le parole d’ordine comuni ai racconti dei registi che hanno condiviso la loro esperienza di utilizzo delle soluzioni di Professional Imaging Canon. Grazie all’ineguagliabile patrimonio di Canon nello sviluppo di tecnologie imaging, queste soluzioni di ultima generazione permettono ai professionisti del settore cinematografico di raccontare al meglio qualsiasi storia con una qualità d’immagine eccezionale e possibilità creative infinite.