Grazie alla mobilità sostenibile e al bike-car sharing, nel 2013 sono diminuiti i capoluoghi che hanno ripetutamente superato i limiti di emissioni

Migliora la salubrità dell’aria delle città italiane grazie alla mobilità sostenibile. A dirlo è l’ultimo rapporto dell’Istat sulla qualità dell’ambiente urbano riferito all’anno passato. Il numero dei capoluoghi che hanno superato per più di 35 giorni i limiti di emissioni di polveri sottili è calato da 52 a 44 fra il 2012 e il 2013. Il trend positivo per la salute dei cittadini è da imputare al minore utilizzo dell’automobile privata a favore della bicicletta, che sta diventando per sempre più italiani il mezzo preferito per spostarsi in vacanza, e al car sharing sempre più diffuso nella Penisola.

Con la mobilità sostenibile l’aria diventa più pulita

L’Istat ha registrato un calo dei tassi di motorizzazione nei capoluoghi di provincia. In media nel 2013 sono state immatricolate 613,2 autovetture e 132,7 motocicli ogni 1.000 abitanti, in calo rispettivamente dello 0,9 e dello 0,6% rispetto all’anno precedente. Le automobili euro 4 o superiori e i motocicli euro 3, considerati i mezzi meno inquinanti, rappresentano rispettivamente il 53 e il 37,8% del parco circolante delle grandi città. Nel Sud, il numero di veicoli a 4 ruote poco attenti all’ambiente scende però al 42%. Non è quindi un caso che in Campania il numero dei capoluoghi che hanno ripetutamente superato i limiti di emissioni sia salito da 2 a 4 in un solo anno.

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Nonostante la maggiore attenzione alla mobilità sostenibile da parte dei cittadini, cala la domanda di trasporto pubblico locale. I passeggeri nelle grandi città sono infatti diminuiti in media del 4,3%.

Invece, per quanto riguarda il traffico, Palermo è la città più congestionata secondo il TomTom Traffic Index 2014. Il podio è completato da Roma e Napoli mentre in quarta posizione troviamo Milano, che migliora la sua classifica grazie alle iniziative prese per rendere più fluida la viabilità anche nell’hinterland.