Italiani drogati di farmaci, antibiotici soprattutto, il cui consumo è in preoccupante aumento secondo il rapporto sull’uso dei medicinali presentato ieri dall’Aifa: si arriva a quasi due dosi al giorno, soprattutto al Sud, con il risultato di rendere i virus più resistenti

Secondo l’Osmed il consumo di farmaci di questo tipo è aumentato nell’ultimo anno, arrivando ad un utilizzo medio del 3,5 per cento, con aumenti significativi in  Campania, Puglia, Calabria e Sicilia, mentre nella Provincia autonoma di Bolzano, in Liguria, in Friuli Venezia Giulia e nel Veneto si sono registrati i consumi più bassi.

Quasi due dosi al giorno a testa

L’uso inappropriato di antibiotici supera di un 20 per cento totale, le dosi consigliate per condizioni cliniche come la laringotracheite (49,3%) e la cistite non complicata (36,3%). Quali sono i rischi? Un abuso di farmaci antibiotici rischia di rafforzare gli agenti patogeni, rendendoli più resistenti ai trattamenti antibiotici. Del resto, è stato più volte dimostrato dalla ricerca scientifica come i batteri siano diventati meno sensibili alle cure a causa di un uso scorretto degli antibiotici, portando ad un rischio maggior quindi di diffusione delle infezioni. L’impiego maggiore sono le associazioni di penicilline, seguite da amoxicillina+acido clavulanico e macrolidi e lincosamidi.

Per avere un’idea generale del preoccupante quadro dell’abuso di farmaci, nel 2013 gli italiani, che preferiscono Dottor Google al medico di fiducia,  hanno consumato 1.679 dosi di medicinali al giorno ogni 1.000 abitanti. In pratica, bambini compresi,  ogni italiano ha assunto ogni giorno quasi 1,7 dosi di farmaco, di cui il 70 per cento è stato preso in carico dal Sistema sanitario nazionale.

Leggi anche:  La Settimana Mondiale del Cervello: comprendere e promuovere la salute del cervello

Una spesa in farmaci impressionante

L’altro aspetto allarmante di questa dipendenza da farmaci degli italiani sono i costi esorbitanti: la spesa totale, tra pubblico e privato, è stata di 26,1 miliardi di euro (+2,3% rispetto al 2012), di cui il 75,4% rimborsato dal Ssn. In media, dunque, per ogni cittadino la spesa per farmaci è stata di circa 436 euro. Impressionante anche il dato relativo alla spesa dei singoli cittadini (compresi i ticket, i farmaci di classe C con ricetta e l’automedicazione), che ha registrato un aumento del 3,8 per cento rispetto al 2012. Viceversa, la spesa convenzionata è diminuita a livello nazionale del 2,3%, grazie alla riduzione dei prezzi del 4,2% e da un lieve spostamento dei consumi verso prodotti con un maggior risparmio (effetto mix -0,8%). L’effetto prezzi e l’effetto mix sono stati però controbilanciati da un amento del 2,7% dei consumi a livello nazionale.