La Cgia di Mestre ha analizzato gli effetti delle liberalizzazioni negli ultimi 10 anni. Le tariffe sono salite esponenzialmente senza miglioramenti nella qualità dei servizi
In 10 anni è stato un vero e proprio salasso per le tasche degli italiani. L’Associazione Artigiani Piccole Imprese di Mestre (Cgia) ha analizzato gli effetti delle liberalizzazioni sulle tariffe dei servizi pubblici e ha scoperto che i rincari sono stati davvero esorbitanti nell’ultima decade. Secondo l’associazione veneta gli italiani hanno quindi pagato di più senza un ritorno nella qualità del servizio.
Rincari: acqua (+85,2%), gas (+53,5%) e rifiuti (+81,2%)
Le tariffe di acqua, rifiuti e gas hanno subito rincari rispettivamente dell’85,2%, dell’81,2% e del 53,5%. Per quanto riguarda questi settori si può comunque risparmiare grazie ad un comportamento più consapevole.
Le spese per i pedaggi autostradali sono salite del 50,1%, i trasporti urbani del 49,6% e quelli ferroviari del 57,4%. Le tariffe delle assicurazioni auto sono cresciute addirittura del 197,1%, quattro volte in più dell’inflazione che è invece aumentata del 23,1%. l’unico settore a non aver subito rincari e ad aver ridotto le tariffe dopo le liberalizzazioni è quello telefonico (-15,9%).
[blockquote style=”4″]”Non vorremmo – ha sottolineato Il presidente della Cgia Giuseppe Bortolussi – che tra qualche anno molti prezzi e tariffe, che prima dei processi di liberalizzazione/privatizzazione erano controllati o comunque tenuti artificiosamente sotto controllo registrassero aumenti esponenziali con forti ricadute negative per le famiglie e le imprese”.[/blockquote]