Twitter compra Madbits e il suo motore di riconoscimento visuale

Twitter acquisisce Madbits

Twitter ha acquisito Madbits, startup che ha creato una tecnologia di ricerca visuale che aiuterà il social network a gestire le immagini

Twitter ha chiuso un’altra acquisizione. Il sito di microblogging, che ha visto crescere ricavi e utenti mensili nel secondo trimestre di quest’anno, ha comprato Madbits, startup specializzata nell’analisi di contenuti visuali. I termini dell’operazione non sono ancora stati divulgati. “Oggi siamo lieti di annunciare che ci siamo uniti a Twitter”, si legge nella nota apparsa sulla pagina principale del sito di Madbits.

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Twitter: con Madbits le foto diventano un patrimonio su cui investire

Secondo gli esperti, il motivo dell’acquisizione di Madbits da parte di Twitter, che sta pensando di rivoluzionare i messaggi diretti per contrastare il domino di WhatsApp, è da ricercare nel tentativo di migliorare la gestione dell’enorme mole di immagini condivise quotidianamente sulla piattaforma. Madbits infatti afferma di aver sviluppato grazie al deep learning, un procedimento per l’analisi dei dati già sfruttato da Facebook, “una tecnologia di intelligenza visuale che automaticamente riconosce, organizza ed estrae informazioni rilevanti da diversi media”. L’idea di Twitter sembra quindi quella di migliorare l’organizzazione del proprio archivio fotografico e di tag per rendere più efficiente e comodo l’acquisto di prodotti online. In USA e Regno Unito è possibile acquistare prodotti su Amazon utilizzando un hashtag sul sito di microblogging e molti esperti prevedono che l’azienda di San Francisco stia progettando una vera e propria piattaforma dedicata all’e-commerce.

Un altro aspetto su cui Madbits potrebbe dare il suo contributo riguarda l’advertising. La tecnologia della startup appena acquisita permetterebbe di sottoporre agli eventuali investitori il form e le caratteristiche delle immagini che garantiscono una maggiore attenzione da parte degli utenti. La pubblicità su mobile attualmente rappresenta l’81% dei profitti del social network e nonostante gli ottimi risultati del Q2 bisogna spingere ancora più forte se si vuole battere il rivale Facebook, che ha chiuso il secondo trimestre con ricavi da record.

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