E’ Alix Tichelman la ventiseienne spietata e impassibile prostituta di alto bordo, accusata di aver ucciso con inquietante freddezza il manager di Google Forrest Hayes, 51 anni, iniettandogli una dose letale di eroina.

 

La escort killer avrebbe assistito con indifferenza all’agonia della sua vittima mentre si spegneva sul pavimento dello yacht dell’ex manager della Apple, diventato poi dirigente di Google: la donna, ripresa dalle telecamere di sorveglianza, ha finito di bere il suo bicchiere di vino e poi, come se nulla fosse accaduto, ha raccolto eroina e aghi, abbassato le veneziane ed è scesa dall’imbarcazione ormeggiata nella baia di Santa Cruz, in California.
Ad incastrarla c’è quindi l’inequivocabile filmato che ha immortalato tutta la scena, dall’inzio alla fine.

Ambiziosa e spietata

Il corpo di Forrest Hayes, divorziato e padre di cinque figli, era stato rinvenuto il 23 novembre scorso dal capitano del suo yacht. L’incontro con Alix Tichelman, che gli è costato la vita, sarebbe avvenuto attraverso un portale d’appuntamenti specializzato in incontri tra uomini maturi, i cosiddetti «sugar daddy», e giovani donne affascinanti e ambiziose. La escort di “professione”, originaria di Folsom (California), si descrive sulla sua pagina Facebook come “modella”, “autrice”, “estetista”, ma anche amante di film splatter e della serie tv Dexter.

E’ soprattutto questo aspetto della personalità della giovane ad emergere con chiarezza nell’atteggiamento spietato mostrato dalle telecamere: Alix non ha fornito il primo soccorso all’uomo e non ha chiamato il 911, mentre il 51enne era esanime a terra e mostrava segni evidenti dell’overdose in atto. La prostituta è stata arrestata il 4 luglio scorso grazie ad un’ingegnosa trovata della polizia, che ha organizzato un finto incontro con un agente sotto copertura per una prestazione che sarebbe stata di 1.000 dollari.

Leggi anche:  Piante in estate: come rendere il tuo giardino un paradiso

 

I vizi dei manager della Silicon Valley

La presunta assassina è stata condotta per la prima volta a giudizio martedì: l’accusa è di omicidio di secondo grado, distruzione di prove e possesso e fornitura di stupefacenti. La cauzione è stata fissata in 1,5 milioni di dollari. «Non ha mostrato alcun riguardo per la vittima. Stava solamente cercando di coprire le proprie tracce», ha dichiarato il capo della polizia locale, Steve Clark, al «Santa Cruz Sentinel». La vittima aveva precedentemente lavorato per F per Apple, Sun Microsystem e nei laboratori di Google X a Mountain View.

Non stupisce più di tanto l’uso di droghe pesanti e la frequentazione di escort, che a detta dell’Usa Today non sono una novità tra i dirigenti della Silicon Valley. I media americani però commentano che il manager era riuscito a tenere nascosta per molti anni a propria vita privata, mostrando una facciata insospettabile.