Subito dopo la notizia della caduta, il social network è stato invaso da messaggi di cordoglio e vicinanza ai famigliari. Ma anche di speranza

“Se dovesse scomparire ecco com’era”. E’ questo il post lanciato su Facebook da un ragazzo in procinto di salire a bordo del volo MH17 della Malaysian Airlines, precipitato ieri in Ucraina. Il messaggio doveva essere uno scherzo e invece si è trasformato in un macabro presagio.

Solo qualche ora più tardi, quando amici e parenti hanno saputo della caduta dell’aereo e della morte dei 298 passeggeri, la bacheca del giovane è stata invasa di messaggi di cordoglio, nella speranza che dall’altra parte ci potesse ancora essere una risposta. La stessa che, purtroppo, non è mai arrivata per un’insegnante della Florida che nel volo ha perso due studenti e per i famigliari dei 154 passeggeri olandesi e 27 australiani presenti sull’aereo e tragicamente morti dopo la caduta.

Molti dei passeggeri a bordo erano esperti e ricercatori nel campo della medicina, soprattutto nella cura dell’HIV, diretti ad un conferenza internazionale sull’Aids in Australia. Proprio l’organizzazione di Aids 2014 ci ha tenuto a specificare che l’incontro si terrà lo stesso, proprio in ricordo e memoria delle vittime del volo MH17.

La mappa del volo Malaysian Airlines MH17

Intanto il Guardian ha pubblicato il tragitto dell’aereo partito da Amsterdam alle 10.30 (UTC/GMT) di ieri e diretto a Kuala Lumpur. Allo stato attuale la ricostruzione dell’incidente parla di un attacco missilistico ai danni del velivolo mentre si trovava nei cieli dell’Ucraina. Da qui la caduta sul villaggio di Grabovo in un’area controllata dai separatisti filo-russi. In un video (sotto) è chiaramente visibile la nuvola di fumo avvertita a poche centinaia di metri da Gabrovo, dove appunto il volo MH17 è precipitato. Una volta chiarito che l’aereo non sia stato vittima di un errore tecnico o umano, si dovrà capire da dove sia partito l’eventuale missile che ha posto fine alla vita dei 298 passeggeri. Attualmente  sono coinvolte le autorità russe, ucraine e i ribelli presenti nella zona da cui sarebbe partito il razzo indirizzato all’aereo della Malaysian Airlines.

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