L’insonnia cosiddetta da hi-tech, causata dall’uso eccessivo dei dispositivi multimediali quali smartphone e tablet, colpisce anche i bambini, che nell’ultimo secolo hanno perso circa un’ora di sonno

Se negli adulti dormire poco e male causa danni al cervello e mette a rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, nei bambini le conseguenze dell’insonnia si manifestano durante il giorno come deficit dell’attenzione, irritabilità, aggressività, iperattività e scarso rendimento scolastico. Del resto, il fatto che dormire bene abbia effetti positivi sulla salute, giovando alle attività cerebrali, rinforzando la memoria e migliorando le capacità di apprendimento, è stato dimostrato da varie ricerche.

40 minuti a notte vengono persi

I pediatri che hanno evidenziato questi disturbi lanciano quindi un allarme agli adulti, individuando i comportamenti a rischio, che sarebbe meglio limitare nei bambini: giocare al computer o con altri device multimediali fino a tardi la sera, mangiare pasti troppo pesanti e coricarsi allo stesso orario degli adulti, sono solo alcune delle possibili cause del peggioramento della qualità del sonno nei bimbi.

Ciò che è certo è che l’insonnia colpisce ben un bambino su cinque tra i 3 e i 14 anni. “La maggioranza dei bimbi ‘perde’ almeno 40 minuti di sonno a notte.”, ha sottolineato Giuseppe Mele, presidente Paidòss, “Sono pochi i casi in cui l’insonnia è conseguenza di vere e proprie patologie come asma, reflusso, disturbi dell’orecchio o apnee ostruttive. In 8 casi su 10 dipende da fattori legati all’organizzazione della giornata”. Avere dei figli significa anche assicurare loro una vita sana, cominciando dal corretto riposo. “I bambini fra i tre e i cinque anni – commenta ancora Mele –  dovrebbero dormire almeno dalle 11 alle 13 ore, per poi arrivare a 9-10 ore dai 6 ai 10 anni e almeno 8-9 ore dagli 11 ai 13 anni”.
Anche l’ansia da rientro a scuola gioca in questo periodo fa la sua parte, manifestandosi anche attraverso disturbi del sonno di varia entità.

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Le 5 regole dei sogni d’oro

Proprio per dare ai genitori una sorta di vademecum per il sogni d’oro dei figli, i pediatri indicano alcune importanti regole che andrebbero rispettate:

1) Niente dispositivi con schermi luminosi, come tablet e pc, dopo le 20 di sera.

2) Schermare bene la stanza da letto dove dormono i bambini e regolare una luce soft e rassicurante, d’aiuto soprattutto per chi ha paura del buio.

3) L’antico rimedio “della nonna” per conciliare il sonno, che consiste nel bere una tazza di latte prima di dormire, vale sempre. Meglio se in combinazione con un pasto leggero per cena.

4) Anche l’ambiente è importante: il profumo di lavanda aiuta a ridurre la frequenza cardiaca e la temperatura non dovrebbe mai essere troppo calda.

5) Ridurre i rumori in casa mezz’ora prima di andare a letto.