Gli italiani non solo preferiscono Dottor Google, consultando Internet invece del proprio medico di fiducia, ma adesso uno su quattro preferisce anche le terapie fai da te, acquistando farmaci con obbligo di prescrizione senza una consulenza medica
E’ quanto emerso dall’indagine di dottori.it e Demoskopea, condotta su un campione di persone tra i 18 e i 65 anni. Le medicine più richieste per l’automedicazione? In testa troviamo gli antidolorifici, indicati dal 55,1% degli intervistati, ma a preoccupare è anche l’uso di psicofarmaci fuori controllo, in totale autonomia.
Del resto, un recente rapporto dell’Aifa ha rivelato come gli italiani siano farmaco-dipendenti, soprattutto antibiotici, il cui consumo è diventato preoccupante e ha portato persino a rafforzare gli stessi virus.
Antidolorifici e antibiotici i più usati
Anche gli antibiotici vengono usati senza ricetta dal 37% del campione intervistato, nonostante le raccomandazioni sull’utilizzo dietro consulto medico. Un uso improprio infatti, non solo può rivelarsi inefficace ai fini della terapia, ma può persino provocare danni all’organismo.
Il 28,8% del campione dichiara di utilizzare gli antistaminici in autonomia, ma anche gli antipiretici (20,3%), nonostante i rischi di sviluppare fenomeni allergici o di sensibilizzazione al principio attivo.
Psicofarmaci fuori controllo
Come già detto, è allarmante anche quel 5,9% del campione che dichiara di aver assunto, negli ultimi dodici mesi, degli psicofarmaci senza chiedere prima un consulto medico, percentuale che sale oltre il 10% se si isolano le risposte degli intervistati di età compresa tra i 25 e i 34 anni.
Un terzo di chi ha assunto farmaci con obbligo di ricetta senza il confronto con il proprio medico si ritiene poco imprudente (34,7% del campione), contro il 29,7% che invece ammette di essere abbastanza imprudente, una percentuale che sale fino al 34% tra i laureati e al 37,5% tra i giovani fino a 24 anni. Solo il 14,4% si sente a proprio agio con le proprie azioni, dichiarandosi del tutto sicuro di sé.
