Se non bastavano tutti le ripercussioni negative per la salute già messe in luce dalle precedenti ricerche, un nuovo studio dell’univerisità di Oxford lancia un ulteriore allarme sui rischi legati alla scarsa qualità e quantità del sonno: il cervello potrebbe rimpicciolirsi

La ricerca ha infatti rilevato un nesso tra la difficoltà nel riposo e un maggiore tasso di rapidità nella riduzione delle dimensioni del cervello.

I danni dell’insonnia

Pubblicato su Neurology, lo studio evidenzia l’importante funzione del sonno, di ripristino da parte del cervello delle sue funzioni e di riparazione di eventuali danni. Ma questo non è certo l’unico studio che dimostra come dormire poco causi danni cerebrali, così come è stato illustrato cosa accade all’interno del cervello quando una persona soffre d’insonnia.

I disturbi del sonno aumentano le  probabilità di sviluppare malattie cardiache, diabete e cancro, mentre dormire bene giova alle attività cerebrali, rinforzando la memoria e migliorando le capacità di apprendimento.

Il cervello più piccolo è una causa o una conseguenza?

I ricercatori, coordinati dalla dottoressa Claire E. Sexton dell’Università di Oxford, hanno reclutato 147 adulti di età compresa tra i 20 e gli 84 anni, analizzando le possibili relazioni tra disturbi del sonno e dimensioni del cervello. All’inizio dello studio ciascuno ha compilato un questionario sulle proprie abitudini col sonno, per misurarne la qualità, secondo scale che valutano il tempo mediamente impiegato ad addormentarsi, i risvegli notturni, le ore notturne trascorse svegli e altre caratteristiche del sonno.

Si è rilevato in particolare che i soggetti con maggiori difficoltà nell’addormentarsi o quelli con una quantità di ore di sonno scarsa, sono soggetti a una più rapida diminuzione del volume cerebrale, soprattutto le persone con oltre 60 anni di età.

“Non è ancora noto se la scarsa qualità del sonno sia una causa o una conseguenza dei cambiamenti nella struttura del cervello – ha commentato la coordinatrice dello studio, Claire Sexton – Ci sono trattamenti efficaci per i problemi di sonno, quindi la ricerca futura deve verificare se un miglioramento della qualità del sonno delle persone potrebbe rallentare il tasso di perdita di volume cerebrale. Se questo è il caso, migliorando le abitudini del sonno delle persone potrebbe essere un modo rilevante per migliorare la salute del cervello”.

 

 

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