Il problema della fame nel mondo sta per essere risolto in 25 Paesi ma 850 milioni di persone nel mondo non hanno accesso alle giuste quantità di cibo

Negli anni si sono fatti enormi passi avanti verso la definitiva sconfitta della fame nel mondo. Dall’ultimo rapporto “Lo Stato dell’Insicurezza alimentare nel mondo“, redatto dalla Fao in collaborazione con il Programma alimentare mondiale (Pam) e il Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (Ifad), è emerso che negli ultimi 10 anni il numero delle persone che patiscono la fame è calato di 100 milioni di unità ma rimangono comunque 805 milioni di individui (circa l’11% della popolazione mondiale) che ancora non hanno accesso alla giusta quantità di cibo. Le nuove politiche alimentari hanno permesso di ottenere ottimi risultati ma è ancora presto per cantare vittoria.

Ridotta la fame nel mondo ma c’è ancora da lavorare

Si prevede che entro il 2015 il problema della fame si risolverà in 25 Paesi ma ne rimangono moltissimi altri in cui il mancato accesso alle risorse alimentari riguarda larga parte della popolazione. In Brasile, ad esempio, la percentuale di persone che soffre la fame è calata del 50% mentre ad Haiti gli individui che non si alimentano a sufficienza sono saliti da 4,4 a 5,3 milioni negli ultimi 20 anni. Anche l’Africa sub-sahariana soggetta a desertificazione e l’Asia occidentale sono tra le zone del globo in cui l’accesso al cibo è un problema molto sentito.

Leggi anche:  La Settimana Mondiale del Cervello: comprendere e promuovere la salute del cervello

L’obiettivo principale della Fao, che denuncia l’eccessivo spreco alimentare nei Paesi occidentali, è quello di far calare la percentuale di persone affamate nel mondo dal 13,5 all’11,7% entro la fine del 2015.