La Commissione Ue è intenzionata a multare l’Italia di 158mila euro al giorno più 60 mln di sanzione forfettaria per la cattiva gestione dei rifiuti

Dal 2007 l’Unione Europea, che sta indagando sull’acquisizione di WhatsApp da parte di Facebook in merito a possibili pratiche anti-concorrenziali, cerca invano di costringere l’Italia a seguire le regole imposte dalla direttiva comunitaria in materia di smaltimento di rifiuti. Dopo il taglio di 500 milioni di fondi europei e 22 richiami di vario tipo, alla fine Bruxelles ha deciso di passare alle maniere forti nei nostri confronti. L’avvocato generale della Corte di Giustizia Juliane Kokott ha chiesto una sanzione per l’Italia di 158.200 euro al giorno più una multa forfettaria di 60 milioni di euro.

Italia multata per la cattiva gestione dei rifiuti

Nel 2007 la Commissione Ue aveva riconosciuto colpevole il nostro Paese di ospitare centinaia di discariche illegali e di una scorretta gestione dei rifiuti. La multa, che entrerà in vigore “prossimamente”, in realtà è meno salata rispetto a quella proposta inizialmente dall’Unione Europea (256.819 euro al giorno). La Commissione inoltre nella sua decisione si riferisce solo a 2 discariche illegali contro le 422 considerate in prima battuta.

Nella sua istanza l’Ue chiede all’Italia di intervenire per la bonifica della discarica abusiva di Matera/Altamura Sgarrone, posta al confine tra Puglia e Basilicata, e l’ex sito comunale di Reggio Calabria/Malderiti, in Calabria. Bruxelles non risparmia critiche anche nei confronti della gestione dell’Ilva di Taranto, in cui è stata registrata una “mancata riduzione degli elevati livelli di emissioni non controllate generate durante il processo di produzione dell’acciaio”.

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In Italia la maggior parte dei rifiuti non viene riciclato e finisce direttamente in discarica ma quando si tratta di scarti elettronici la situazione diventa meno pesante. A Milano, ad esempio, vengono riciclati 3 kg l’anno dei cosiddetti Raee per abitante, un risultato molto vicino all’obiettivo di 4 kg stabilito dall’Unione Europea.