Lo spot che Apple vuole farci dimenticare

Con la presentazione di due nuovi iPhone 6 con schermi più grandi, c’è un video che oggi la Mela vorrebbe non ricordassimo. Intanto Samsung realizza una serie di video parodie sul concorrente

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Forse Apple pensa che adesso le persone possano allungare le dita a piacimento. Tutto per gestire un telefono più grande con uno schermo che passa dai 4 pollici dell’iPhone 5 ai 4.7 del 6, fino a raggiungere quota 5.5 del 6 Plus. Il motivo dell’aumento delle dimensioni è chiaro: più che ascoltare gli acquirenti, Apple si è guardata bene intorno accorgendosi, ben due anni più tardi, che i suoi principali competitor hanno abbandonato i 4 pollici già da un bel po’. Nel video si vede come Apple enfatizzasse molto le dimensioni del suo iPhone 5, spiegando come bastasse una sola mano per compiere tutte le operazioni principali. Il problema è che adesso l’iPhone 6 proprio non si può usare solo con cinque dita. Che fare con l’ad mostrato sotto? Tutte le copie al macero penserà Apple, e non potrebbe fare altrimenti.

[ot-video type=”youtube” url=”O99m7lebirE”]

Troppo grande?

Adesso il dilemma è: l’iPhone 6 è davvero troppo grande? Si sa, siamo tutti bravi a criticare le aziende quando non fanno quello che vorremmo e poi, come per magia, quando il desiderio si avvera siamo lì pronti a dire che forse era meglio prima. Il Telegraph, ad esempio, è tra quelli che sono scettici sulle dimensioni dell’iPhone 6 Plus e vorrebbero capire cosa se ne pensano le persone su un dispositivo “grande quando un’agendina ma ancora in grado di telefonare”. Intanto l’eterna rivale Samsung non si è lasciata sfuggire l’occasione di attaccare Apple con un nuovo spot. La pubblicità, diffusa in rete, prende di mira l’assenza sui nuovi iPhone del multitasking, di una penna e della durata della batteria e prende in giro i problemi durante il live stream di due giorni fa.

Leggi anche:  Kyocera Document Solutions Italia partner di PrintReleaf per la compensazione ambientale

[ot-video type=”youtube” url=”vA8xPyBAs_o”]