A Torino sperimentata la prima dialisi polmonare

dialisi polmonare sperimentata per la prima volta in Italia

A Torino è stata sperimentata con successo una nuova tecnica per la pulizia del sangue dall’anidride carbonica chiamata dialisi polmonare

L’inquinamento dell’aria e il vizio del fumo, che pare possa aumentare il desiderio di suicidarsi, sono i due fattori principali che provocano la broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco). Entro il 2015, gli esperti stimano che questa patologia diventerà la terza causa di morte in Occidente e in media il 30-50% dei pazienti non sopravvive. In Italia è stata sperimentata per la prima volta al mondo una nuova tecnica chiamata dialisi polmonare che permette di ridurre sensibilmente l’indice di mortalità della Bpco.

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Dialisi polmonare: un successo tutto italiano

La Bpco provoca un aumento dell’anidride carbonica nel sangue. Quando i polmoni non riescono più a smaltire tutta questa CO2, insorge l’insufficienza respiratoria acuta. Nei casi meno gravi la patologia viene curata tramite ventilazione non invasiva ma il rischio di decesso rimane molto altro. Quando invece la condizione del paziente è più seria, questo deve necessariamente essere intubato ma la mortalità può aumentate anche di 100 volte.

L’equipe medica del reparto di terapia intensiva dell’ospedale Molinette della Città della Salute e della Scienza di Torino, guidata da Marco Ranieri, è stata la prima a sperimentare con successo la dialisi polmonare. Questa tecnica, realizzata con il contributo del Sant’Orsola di Bologna, sfrutta un sistema mini invasivo e un emofiltro per ripulire il sangue del malato dall’anidride carbonica. Nei 25 pazienti su cui è stata utilizzata la dialisi polmonare, l’incidenza di intubazione è scesa del 21% e il rischio di mortalità addirittura del 28%.

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