Uber arriva a Genova

Incurante delle critiche dei tassisti, l’app per viaggiare in compagnia approda in Liguria dove si potrebbe spostare il fronte degli scioperi

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Oramai quando Uber inaugura i suoi servizi in una nuova città sono più dolori che altro. Non tanto per la piattaforma in sé, che riesce a proporre corse ad un costo (non sempre) più basso dei normali taxi, ma per il fatto che la stessa categoria dei tassisti, sentendosi minacciata, scende in piazza per protestare contro la rivale 2.0. E’ successo a Milano e a Roma e non è detto che adesso l’agitazione si sposti a Genova dove il debutto ufficiale di Uber è previsto per oggi. I tassisti genovesi, già da qualche giorno, hanno annunciato l’agitazione che potrebbe scoppiare da un momento all’altro. A rimetterci, come spesso accade, sono gli utenti che subiranno ritardi nei trasporti, sia pubblici che privati.

Uberpop

Ma l’azienda che è dietro l’app va avanti senza distrarsi troppo con quello che succede in tutta Europa. Gli ideatori hanno pensato alla soluzione Uberpop per Genova, ovvero una versione low-cost della Uberblack, che mette in contatto un cliente con un’auto licenziata Ncc (noleggio con conducente). In questa declinazione, chiunque ha un’auto conforme al servizio, può iscriversi come guidatore e condividere così viaggi e trasporti. e’ un po’ quello che succede con BlaBlaCar, solo che qui il servizio è prettamente cittadino, mentre con il car sharing sbocciato negli ultimi mesi si condividono viaggi tendenzialmente più lunghi. Secondo Benedetta Arese lucini, general manager di Uber Italia, Genova è la città ideale per una piattaforma del genere: “E’ piena di ci studenti, universitari, stranieri e lavoratori pendolari che devono spostarsi spesso e che accettano di condividere un’auto con altri. Inoltre il porto di Genova sta tornando ad essere, assieme al potenziamento della rete ferroviaria, uno dei più importanti snodi che collega l’Italia all’Europa”. Lo sanno in Uber e lo sanno i tassisti, ed è per questo che si preannuncia battaglia.

Leggi anche:  La Apple Car è definitivamente morta