Forse ancora in pochi sanno che il merito dell’inconfondibile fruttato aroma della birra è dei moscerini

Di qualunque varietà sia la vostra birra preferita, bionda, rossa o scura, non c’è differenza se si parla di aroma: il profumo in tutti i casi viene prodotto appositamente dal lievito per attirare questi minuscoli insetti e sfruttarli per diffondere più rapidamente le sue cellule nell’ambiente. Ecco quindi svelato il segreto del delizioso aroma di questa bevanda, che diverse ricerche internazionali hanno dimostrato portare numerosi benefici all’organismo, oltre che essere un valido aiuto contro diabete e Alzheimer.

Una simbiosi tra lievito e moscerino

La curiosa scoperta è stata fatta da un team di ricerca guidato dal genetista Kevin Verstrepen, dell’università belga di Lovanio.

“Due specie apparentemente così lontane, il lievito e il moscerino della frutta, hanno sviluppato una complessa simbiosi basata sugli odori – ha spiegato Verstrepen, illustrando il suo studio pubblicato sulla rivista Cell Reports -. I moscerini si nutrono di lievito, e il lievito trae vantaggio dagli spostamenti dei moscerini”.

Il gene “profumiere”

Il responsabile della maggior parte dei composti aromatici è il gene “profumiere” chiamato ATF1, la cui scoperta da parte del ricercatore è frutto in realtà di un episodio casuale, come racconta lui stesso:

“Una volta, rientrando in laboratorio dopo il weekend trovai una beuta con una coltura di lievito particolarmente odorosa infestata dai moscerini che erano scappati dal vicino laboratorio di genetica, mentre un’altra beuta contenente un lievito privato del gene per la produzione dell’aroma non conteneva alcun moscerino”.

 

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