Lancette dell’orologio tirate indietro di un’ora nella notte tra sabato e domenica scorsi, per il ritorno dell’ora solare. L’abbandono dell’ora legale, come annunciato da Coldiretti, mette ben 12 milioni di italiani a rischio di insonnia a causa dell’alterazione del ciclo del sonno

Ma non sono solo la qualità e la durata del sonno a venire minacciati dal cambio dell’ora, il pericolo infatti è che insorgano altri disturbi dell’umore correlati, quali ansia, nervosismo, oltre che disturbi fisici come mal di testa e tensione muscolare.

Cosa mettere nel piatto

Ecco perché Coldiretti consiglia il consumo di alcuni alimenti per conciliare il sonno e rendere meno traumatico il cambiamento: pane, pasta, lattuga, radicchio, aglio e formaggi freschi, uova bollite, latte caldo e frutta dolce sono ottimi rimedi per contrastare i disturbi legati a questo delicato momento dell’anno. Dopo la scoperta dei benefici sul sonno derivanti da una dieta a base di pesce, sembra che un valido aiuto per combattere l’insonnia arrivi anche dal riso.

No invece ai condimenti come curry, pepe, paprika. Da evitare anche l’eccesso di sale, così come i salatini, gli alimenti in scatola e le minestre con dado da cucina, tutti alimenti che non facilitano il sonno, a cui l’alimentazione è strettamente collegata. Del resto, lo dimostra il fatto che è più difficile addormentarsi a digiuno o non sazi, così come dopo aver mangiato cibi pesanti o assunto sostanze eccitanti come la caffeina.

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Un vademecum per superare il cambio dell’ora

Alla luce di tutti questi fastidi legati all’ora solare, sembra una magra consolazione il fatto di poter dormire un’ora in più, con il rischio oltretutto di rimanere storditi per alcuni giorni successivi.
Non bisogna dimenticare che alcuni potrebbero comunque soffrire di una lieve forma di depressione stagionale, chiamata SAD (Seasonal Affective Disorder), che secondo recenti studi colpisce soprattutto durante i cambi stagionali e in particolare soggetti predisposti a soffrire di disturbi diffusi.

Gli esperti hanno quindi pensato ad una sorta di vademecum per evitare i disturbi legati al sonno, la cui qualità è fondamentale per garantire la salute del nostro organismo.
Sia che si soffra di apnee notturne o di insonnia cronica, i disturbi del sonno aumentano infatti le probabilità di sviluppare malattie cardiache, diabete e cancro e sembra che favoriscano anche l’invecchiamento precoce del cervello.
Del resto, è già stato dimostrato come dormire bene giovi alle attività cerebrali, rinforzando la memoria e migliorando le capacità di apprendimento. Ecco perché un sonno di qualità aiuta a  prevenire le malattie degenerative del cervello, come l’Alzheimer.

Ma ecco cosa consigliano gli esperti:

Per prima cosa è bene capire se si è “gufi” o “allodole”.
I primi sono animali notturni, molto attivi nelle ore serali, mentre le personalità riconducibili al profilo allodola sono mattiniere e solitamente rendono di più proprio nelle prime ore della giornata.

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Secondo: sincronizzare i ritmi.
Andare a dormire più tardi nei giorni immediatamente prima del cambio dell’ora e svegliarsi più tardi durante lo stesso weekend, sfruttando l’ora in più per allenarsi così gradualmente al cambiamento.

Il terzo consiglio è quello di praticare attività fisica, per attenuare gli effetti ormonali del cambiamento. Ottima soprattutto l’attività aerobica.

Il quarto è legato all’alimentazione: mangiare pasti leggeri e non cedere alla tentazione di iper nutrirsi, indotta in questo periodo da un meccanismo di compenso neurobiologico.

L’ultimo consiglio riguarda la possibilità di risincronizzare i ritmi circadiani mediante esposizione, in alcune fasce orarie della mattina, a luce brillante indotta da specifiche lampade (fototerapia), che simulano una sorta di alba artificiale.

La luce naturale in realtà è il principale antidoto e basterebbe una maggiore esposizione alla luce per esempio scegliendo in ufficio una postazione più chiara e luminosa.