iOS 8 un successo? Non proprio

L’adozione del nuovo sistema operativo di Apple rallenta vertiginosamente. Scopriamo i motivi

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Il clamore iniziale era comprensibile, così come l’elevato numero di persone che presa dalla smania dell’aggiornamento è passata a iOS 8 anche con un terminale dove i benefici possono essere minori dei problemi e rallentamenti (ad esempio su iPhone 4S). Il dato interessante è però un altro, quello che indica la percentuale di persone che, dalla seconda settimana dall’uscita ad oggi, sono passate da iOS 7 a iOS 8: solo l’1% del totale di chi possiede un dispositivo iOS. Il numero, che arriva dal sito per sviluppatori di Apple è di per sé preoccupante. Oltre all’evidenza che in molti, al mondo, hanno ancora un iPhone 4, un iPad 1 o un iPod Touch non supportato, pare che il nuovo iOS 8 non sia quella scelta obbligata che in molti si aspettavano. Vuoi per i problemi di batteria che sono stati rilevati all’inizio, vuoi perché rispetto a iOS 7 non viene introdotto nulla di così rivoluzionario (come accadde da iOS 6 al successivo), il fatto è che restare con la versione precedente del sistema operativo mobile di Apple, più che una necessità, è diventata una vera scelta. Ad oggi il 47% dei clienti della Mela hanno un dispositivo con iOS 7, il 47% con iOS 8 e il 6% con un sistema precedente.

Meglio di Android

Perché dunque l’adozione ha subito un calo così vistoso? Come detto, molte persone, indecise sul passare o meno ai nuovi iPhone e a quelli che saranno i prossimi iPad, possiedono ancora un iPhone 4S e un iPad 2, dispositivi ancora validissimi ma che con iOS 8 potrebbero riscontrare qualche problema di sorta (non sono rari i crash di alcune app). Nonostante il rallentamento nel tasso di adozione, gli aggiornamenti di iOS godono di vita migliore rispetto ad Android. In questo senso l’ultimo Android 4.4 KitKat è presente solo sul 24,5% dei dispositivi mentre la maggior parte sono ancora fermi a Jelly Bean e una certa percentuale (11,4%) su Gingerbread. Per Google la difficoltà è certamente maggiore visto il numero di smartphone e tablet realizzati da aziende diverse con caratteristiche tecniche dissimili e che non sempre soddisfano i requisiti richiesti dagli update del sistema operativo.

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