Si accendono le polemiche in Rete riguardo al sessismo che ha investito il mondo dei videogiochi, che vedono sempre più donne attive nell’uso di consolle e giochi

Un mondo da sempre considerato di dominio maschile, che invece ha conquistato una buona fetta del gentil sesso, vere e proprie giocatrici appassionate. Ma l’universo maschile non ha mostrato di gradire questa intrusione e definisce le donne come deboli, oggetti sessuali, contorni decorativi e così via, facendo scoppiare un caso mediatico, sotto l’hashtag #Gamergate.

Una battaglia su più fronti

Le giocatrici femminili si sono così trovate al centro di insulti e addirittura minacce di morte, come è successo ad alcune sviluppatrici e autrici di videogame negli USA.
Violenti attacchi pesantissimi attraverso la Rete ma non solo, si sta infatti diffondendo anche un gioco che si chiama Beat Up Anita Sarkeesian, che consiste nel far divertire gli utenti sfigurando il volto della donna a colpi di click.
Il #Gamergate si è scatenato in concomitanza con la diffusione dei dati che dimostrano come il mondo dei videogiochi sia ormai anche in buona parte femminile. Non è un caso quindi se gli insulti durante i giochi online siano per il 51% indirizzati verso le donne.

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