Buone notizie per chi soffre di calvizie: l’Istituto dermopatico dell’Immacolata di Roma ha approntato un trapianto express in grado di far ricrescere i capelli in tempi brevi

Gli oltre dieci milioni di italiani colpiti da da alopecia androgenetica o calvizie comune saranno molto sollevati dai risultati questo studio, pubblicati su “Dermatologic Surgery”. Il team guidato dal chirurgo Gianfranco Schiavone ha usato fattori di crescita piastrinici evoluti su 64 pazienti (uomini e donne) tra i 18 e i 64 anni, affetti da alopecia androgenetica il cui andamento è stato monitorato per 12 mesi. Di sistemi per arginare questo problema ne esistono già diversi, tra cui l’ultima efficace tecnica consente di impiantare i peli del corpo, in particolare quelli del petto, al posto dei capelli perduti, risolvendo quindi in maniera definitiva la calvizie.

Procedura ambulatoriale a zero rischi

«La terapia si è dimostrata efficace mostrando un miglioramento clinico, dopo un confronto fotografico, in circa l’80% dei pazienti» afferma Schiavone. Risultati incoraggianti, dunque, che hanno portato già 600 persone (55% uomini) a sottoporsi al trattamento dell’Idi.
Si tratta di un trapianto autologo, il plasma ricco di piastrine (Prp) con i fattori piastrinici che viene iniettato nel cuoio capelluto è prelevato dal paziente stesso, riducendo a zero in questo modo i rischi.

«E’ una semplice procedura ambulatoriale, più dolce e non invasiva, della durata di circa 30 minuti senza anestesia che può essere ripetuta ogni 8-10 mesi».

Stimolate le staminali del bulbo capillifero

Dopo l’attivazione, le piastrine contenute in alte concentrazioni nel sangue liberano una serie di piccole proteine chiamate “fattori di crescita”. Lo studio ipotizza che molecole e cellule biologicamente attive presenti nel sangue svolgano un ruolo determinante nella stimolazione delle staminali del bulbo capillifero, da cui hanno origine i capelli, anche se quest’ultimo è malato o semplicemente inattivo.

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Gli esperti assicurano che questo tipo di infiltrazione «non ha alcuna controindicazione, può essere associato ad ogni altra terapia ed è una semplice procedura ambulatoriale – aggiunge l’esperto – quello che non va mai fatto è affidarci a fantomatici stregoni del web».