Cebit 2015: la nuova “d!conomy” tra tecnologie emergenti e player asiatici

Riflettori puntati su innovazione e mercato cinese nella prossima manifestazione internazionale

E’ stata presentata giovedì l’edizione 2015 del Cebit, una delle maggiori fiere mondiali B2B sui temi dell’IT e della digitalizzazione, che si svolgerà ad Hannover durante la terza settimana di marzo, dal 16 al 20 del mese. In conferenza stampa sono intervenuti Hartwig von Saß, Capo ufficio stampa Cebit – Deutsche Messe, e Andrea Ardizzone, Segretario Generale Assintel – Associazione Nazionale delle Imprese ICT.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

“L’importanza specifica della nostra manifestazione risiede nel fatto che presentiamo tutte le tendenze dell’IT e del digitale, in particolar modo ci focalizzeremo sui trend emergenti: Big Data, cloud, mobility e social” ha sottolineato von Saß. L’evento è tra i più partecipati, con la presenza di migliaia di aziende provenienti da tutto il mondo e di manager, dirigenti e opinion leader. I numeri parlano chiaro in proposito. L’edizione dello scorso anno ha visto oltre 3.000 espositori provenienti da un centinaio di paesi, con circa metà delle presenze dall’estero.

“I nostri relatori sono del calibro di Jimmy Wales, Steve Wozniak, Joanna Shields, Eugene Kaspersky, oltre a personalità di primo piano del mondo della politica che lavorano sui temi del digitale. Per il 2015, è confermata l’adesione in qualità di relatori del CEO di Huawei Enterprise, Lida Yan, del Vice Segretario Generale aggiunto della Nato per le sfide alla sicurezza, Jamie Shea, e del Chief Technology Officer di Trend Micro, Raimund Genes”. Il tema conduttore della manifestazione sarà la “d!conomy”, ovvero l’economia digitale dagli effetti dirompenti, che “rovescia il business tradizionale”. La Cina è stata scelta come paese partner della manifestazione, in quanto rappresenta ormai una potenza con cui è d’obbligo rapportarsi, come dimostra un caso su tutti, quello di Alibaba. “I padiglioni del Cebit saranno dedicati ognuno a un tema specifico”, ha proseguito von Saß: i trend emergenti, con le soluzioni di IBM, Samsung e Volkswagen per gestire i dati, la mobility, la “nuvola” e il mondo social; soluzioni input e output con sistemi di Enterprise Content Management e la presenza di importanti player asiatici, come Brother, Epson e Konica Minolta. Inoltre soluzioni ERP, CRM e per la Business Intelligence, la security, il settore pubblico e la PA. “Il Padiglione 9 sarà dedicato a ricerca e innovazione, dove si parlerà anche di intelligenza artificiale e saranno presenti istituti di ricerca di rilievo assoluto”. L’impostazione della fiera è ideale anche per il mondo delle start-up, che sono messe in contatto con prospect o potenziali finanziatori per sviluppare idee innovative.

Leggi anche:  Atlantica Digital acquisisce “Keplero” e si rafforza nel settore IoT

cebit 1

Assintel: Parola d’ordine “Innovazione”

Andrea Ardizzone ha parlato invece del mercato IT italiano dell’anno in corso, e delle prospettive future. “Nonostante la stagnazione e il periodo di crisi, l’adozione del cloud è in crescita”, ha sottolineato. Le imprese grandi e medio-grandi, specie nel settore finance, iniziano a dare segni di ripresa negli investimenti in tecnologia, diversamente da sanità, enti locali e PA. Una survey condotta da Assintel sulle aziende utenti ha inoltre rilevato che oltre il 40% destina meno del 2% del proprio budget all’innovazione. “Nel complesso, comunque, il digitale cresce: al primo posto digital marketing, poi cloud, e-commerce, IoT e quindi BI, Analytics e Big Data, rispecchiando dunque i temi fondamentali affrontati anche da congressi come il Cebit, che rappresenta sicuramente un’occasione interessante anche per le aziende del nostro paese”.

L’anno in corso e il prossimo vedono progetti per l’innovazione inseriti nel portfolio delle imprese, a cominciare dalla Business Intelligence, fino ad arrivare al content management, ai sistemi ERP e CRM. Nel 2015 sono infine previsti trend di crescita in settori come Big Data e analisi, sicurezza e digitalizzazione, con l’IoT che resterà per il momento ancora relativamente di nicchia. “Siamo arrivati a un punto di non ritorno: dobbiamo accettare il cambiamento e adeguarci a esso, promuovendo l’innovazione. E’ l’unico modo per restare competitivi”, ha concluso Ardizzone.