Italia Startup: adesioni gratuite per le startup dal 2015

Il Consiglio Direttivo approva il nuovo schema contributivo che prevede l’adesione gratuita, dal 2015, per le persone fisiche e per le startup seed, ovvero con fatturato inferiore a 1 milione di euro

Il Consiglio Direttivo di Italia Startup, associazione che aggrega e rappresenta l’ecosistema startup italiano, ha approvato il nuovo schema contributivo e i servizi connessi, per ciascuna categoria di soci. E ha anche approvato l’adesione di nuove aziende, che vanno ad arricchire la base associativa, in coerenza con la nuova strategia associativa, approvata a luglio dall’Assemblea dei soci.

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La novità più rilevante delle nuove regole contributive volute dall’organo di Governo dell’Associazione è certamente quella relativa all’adesione gratuita delle startup con un fatturato inferiore a 1 milione di €, le cosiddette startup “seed”. L’unica contropartita che viene richiesta loro è quella di un’autoprofilazione dettagliata per consentire all’Associazione – e alle stesse startup – di essere opportunamente catalogate e identificate (per categorie merceologiche, per territori, per dimensioni, per funding richiesto, ecc) al fine di meglio indirizzare le attività associative, recentemente riviste nell’ambito dell’Assemblea dei soci.

Tra i servizi offerti alle startup, sono molto apprezzati quelli relativi a: l’accesso gratuito alla piattaforma iPressLIVE con l’inserimento di comunicati stampa e la contestuale presenza nella pagina newsroom del sito di Italia Startup, insieme alla rassegna stampa quotidiana; l’accesso gratuito a Osservatori.net del Politecnico di Milano; il logo sul sito associativo, nella categoria di appartenenza; la presenza nell’area agenda e nell’area deals del sito; la newsletter e le comunicazioni associative.

“Finalmente abbiamo deciso un passo importante, di cui discutevamo da tempo in Associazione – commenta Federico Barilli, Segretario Generale di Italia Startup – i soci ”storici” di Italia Startup, cioè le persone fisiche e le startup, dal 2015 aderiscono in forma gratuita, ricevendo in cambio servizi di valore. Obiettivo prioritario è quello di aumentare in modo significativo la rappresentanza delle giovani imprese innovative (e dei loro partner) nel contesto del sistema economico italiano e, allo stesso tempo, di qualificarne i profili, dando loro visibilità e opportunità di networking e di mercato”

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Le startup consolidate – quelle che superano 1 milione di fatturato – avranno una visibilità distinta e rilevante e costituiranno non solo i “champion” italiani, ma anche i possibili modelli a cui le startup, più giovani come storia o più ridotte come dimensioni, potranno riferirsi.

Gli altri soggetti associati – incubatori, investitori e abilitatori – diventano sempre più i “partner” delle startup e supportano l’Associazione nella valorizzazione delle giovani imprese innovative – incubate, investite o abilitate – ricevendo in cambio una spinta di sistema e di forza attrattiva/aggregativa, che Italia Startup sta confermando di avere, sia verso stakeholders nazionali che internazionali.

La presenza delle aziende mature (nazionali e internazionali) va invece nella direzione dell’open innovation e/o dei servizi all’ecosistema, costituendo – di fatto – una sana contaminazione tra modelli imprenditoriali consolidati e modelli innovativi.

I nuovi soci approvati oggi dal Consiglio – Ars et Inventio (abilitatore), Aster (abilitatore), Banzai (azienda), Elemaster Group (azienda), G2 Partners (abilitatore), Progetto Manifattura (incubatore) – sono conseguenza dell’azione ancora embrionale, ma già efficace, che Italia Startup sta strutturando nel contesto dell’incontro virtuoso tra aziende consolidate, società di consulenza ed ecosistema startup.

“La famiglia associativa cresce – ha proseguito Federico Barilli – così come la sua forza attrattiva, non solo verso i soggetti che appartengono all’ecosistema startup, ma anche verso imprese che sono state fino a ieri estranee a questo comparto, desiderando ora farne parte, in quanto ne colgono la grande potenzialità in termini di innovazione, di prodotto e di processo.”