L’Europa che ci piace

Il sostegno finanziario all’innovazione tecnologica. La Commissione Europea mette in campo due programmi per stimolare l’innovazione e sostenere finanziariamente le imprese

Nell’attuale congiuntura economica, caratterizzata da una pronunciata rigidità del sistema creditizio e da un’evidente diffidenza degli investitori nei confronti di un’area euro per lo più stagnante o soggetta a una modesta crescita, Bruxelles ha attuato delle politiche al fine di rilanciare l’eccellenza della ricerca e innovazione (R&I) nel Vecchio continente, stimolando il tessuto imprenditoriale esistente e incentivando le realtà nascenti. La nuova programmazione Europea 2014-2020 ha istituito il noto programma Horizon 2020 interamente dedicato alla ricerca e all’innovazione, basato su tre pilastri: Excellent Science, Industrial Leadership, Societal Challenge. Nell’ambito del secondo dei tre “pillars”, troviamo gli strumenti di accesso al capitale di rischio (Access to Risk Finance) e le opportunità offerte dal COSME (Competitiveness of Enterprises and Small and Medium-sized Enterprises). Ambedue le azioni hanno come obiettivo quello di stimolare maggiori investimenti in ricerca e innovazione attraverso sostegni finanziari e sussidi, implementati con la partecipazione diretta della Banca Europea degli Investimenti (BEI) e il Fondo Europeo degli Investimenti (FEI) di concerto con la Commissione.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Migliorare l’accesso al capitale di rischio

Lo strumento in capo al sottoprogramma Access to Risk Finance al quale è stato assegnato il budget più consistente è il Loan Services for R&I, con lo scopo di migliorare l’accesso al capitale di rischio per imprese grandi e medio-grandi con capitalizzazione media, dove per “medie”, la Commissione ha definito le imprese con un numero di dipendenti compreso tra 250 e tremila, forbice a sua volta suddivisa in due sottocategorie, piccole (250-499 dipendenti) e medio-grandi (500-3.000). Questa tipologia di azione si pone in linea di continuità con la precedente Risk Sharing Finance Facility (RSFF) del settimo programma quadro. Concretamente, questo strumento consentirà alle imprese di ottenere prestiti e finanziamenti “mezzanine” da 7,5 a 300 milioni di euro a seconda della tipologia del richiedente. Horizon 2020, a differenza delle precedenti programmazioni, riserva poi una particolare attenzione alla piccola e media impresa. Lo SMEs & Small Midcaps R&I Loans Service si rivolge alle PMI che necessitano di finanziamenti da 25mila a 7,5 milioni di euro per attività di R&I. Il Fondo Europeo per gli Investimenti fornirà all’intermediario finanziario una garanzia del 50% sulle potenziali perdite. Non meno importanteè lo strumento Equity Facility for R&I che facilita l’accesso al capitale di rischio nelle prime fasi di R&D e per il quale sono stati stanziati 40 milioni per il 2014 e 36 per il 2015. Questo meccanismo di equity si integra con Equity Facility for Growth del programma COSME. Oltre agli strumenti finanziari appena descritti, Horizon attraverso il Capacity Building in Technology Transfer vorrebbe incoraggiare e incentivare il trasferimento tecnologico al fine di condividere le buone pratiche, nonché veicolare verso i mercati le attività di R&I con buone potenzialità.

Leggi anche:  Backbase per la modernizzazione progressiva

Misure per la competitività

COSME, con una dotazione di 2,3 miliardi di euro, è dedicato esclusivamente alla competitività delle Small and Medium Enterprises e si rivolge a imprenditori già attivi e aspiranti tali, nonché alle autorità nazionali, regionali e locali, le quali avranno – attraverso questi strumenti – la possibilità di mettere in atto policy per sostenere e supportare la piccola e media impresa nelle attività di R&I. Il Fondo Europeo per gli Investimenti supporterà finanziariamente gli strumenti COSME e il Loan Guarantee Facility è pensato per le PMI con difficoltà di accesso al credito. Attraverso quest’ultimo, sarà possibile il finanziamento del debito, la cui garanzia dell’UE – come nell’Access to Risk Finance – non eccederà la soglia del 50% del contributo richiesto all’intermediario, sarà inoltre possibile la cartolarizzazione di portafogli di crediti concessi alle PMI tramite uno strumento dedicato. Le PMI in fase di crescita o espansione potranno altresì beneficiare – presumibilmente a partire dal 2017 – dell’EFG (Equity Facility for Growth) per mezzo del quale si effettueranno investimenti in risk capital funds. In conclusione, ancora una volta, l’Europa mette sul tavolo un interessante sistema di incentivi: sta adesso alle imprese italiane rispondere con capacità progettuale e di innovazione.

Francesco Bellini presidente del Comitato Tecnico ICT di ANDAF e senior partner Eurokleis

Torna alla Home Page della sezione CFO