Lavorare di notte fa ingrassare, in quanto nelle ore serali c’è un minore dispendio energetico e il metabolismo lavora di meno
E’ quanto sostenuto da uno studio della University of Colorado Hospital, pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences. L’oggetto di ricerca degli esperti è stato un campione di 15 adulti sani, monitorati per sei giorni e controllati nelle abitudini alimentari e nelle ore di sonno. I risultati hanno portato a concludere che lavorare di notte favorisce l’obesità, condizione che secondo una recente ricerca sarebbe determinata dallo stesso gene che codifica la saliva e che potrebbe influire in modo negativo sulle capacità cognitive.
Ma gli effetti negativi del lavorare di notte non finiscono qui: è stato dimostrato anche che il cervello di chi lavora nelle ore notturne e con ritmi stressanti invecchia più rapidamente.
Meno calorie consumate nelle ore notturne
I primi due giorni di osservazione hanno previsto orari standard, con riposo nelle ore notturne e veglia durante il giorno. Poi, mantenendo la stessa quantità di cibo giornaliera, si è invertito il programma: a parità di calorie introdotte ogni giorno, i volontari hanno dormito per 8 ore ma non durante le ore notturne. E’ emerso che stando svegli di notte i partecipanti consumavano meno calorie, con un conseguente aumento del peso corporeo.
Di notte il metabolismo si abbassa
“Quando le persone fanno i turni notturni – spiega il coordinatore dello studio, Kenneth Wright – il loro dispendio quotidiano di energia è ridotto e a meno che non riducano l’apporto alimentare, questo li porterà ad aumentare di peso”.
A causare questo processo, spiegano gli esperti, è la presenza di un orologio interno che regol normalmente il ritmo sonno-veglia, che si sfaserebbe rispetto alle attività svolte durante le ore notturne, di solito destinate al risposo. Si verifica quindi una mancata sincronia con il proprio bioritmo interno, che porta naturalmente ad abbassare il metabolismo mentre dormiamo.
