I cambiamenti del clima stanno mettendo a rischio la nostra sopravvivenza. L’Ipcc auspica una riduzione delle emissioni di CO2 e gas serra

Il punto di non ritorno per la vita sul nostro Pianeta si fa preoccupantemente più vicino. Il team di esperti del clima dell’ONU (Ipcc), che in passato aveva stimato che di questo passo la temperatura globale potrebbe salire di 5 gradi nei prossimi 100 anni, ha presentato a Copenaghen i dati relativi ai cambiamenti che la Terra a subito dal 2007 ad oggi. Secondo gli scienziati le concentrazioni nell’atmosfera di gas serra non sono mai state così da alte da 800mila anni a questa parte.

Clima: è il momento di agire

L’ONU è convinto che la colpa del surriscaldamento globale, che ha ridotto del 40% il volume dei ghiacciai italiani in 30 anni, è da imputare quasi totalmente all’uomo. L’Ipcc ritiene che il 95% dell’aumento dei gas serra è dovuto alla combustione di carboni fossili e alla deforestazione, un problema che si cerca di risolvere anche con l’utilizzo dei satelliti. La temperatura media della superficie terrestre e degli oceani è aumentata di 0,85 gradi in circa 130 anni e se l’incremento supererà i 2 gradi potrebbe diventare irreversibile.

“Resta poco tempo”, affermano gli esperti. Tra il 2010 e il 2050 le emissioni di gas serra devono essere ridotte dal 40 al 70% e diventare nulle entro il 2100. I mezzi per proteggere il nostro clima sono già nelle nostre mani: ridurre la dipendenza da combustibili fossili. “Tutto ciò di cui abbiamo bisogno è la volontà di cambiare, che confidiamo sarà motivata dalla conoscenza e dalla comprensione scientifica del cambiamento climatico”, ha detto il presidente dell’Ipcc, Rajendra Pachauri.

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