La scienza è rock. Frank Zappa e la medusa immortale

Chi ha detto che la scienza non è rock?

Ferdinando Boero insegna Zoologia all’Università del Salento ed è associato al CNR-Ismar. Ha scoperto nuove specie di meduse e ne ha dedicata una al musicista americano, Frank Zappa.«Non c’è niente che desideri di più al mondo che dare il mio nome a una medusa» – diceva Frank Zappa, pochi anni prima di morire. Ferdinando Boero l’ha accontentato, ricevendo in cambio la dedica di una canzone. «Le meduse piacevano a Zappa perché sono esseri perfetti. Le loro prime tracce risalgono a 600 milioni di anni fa, molto prima dei dinosauri e delle prime piante e dell’uomo. Ma non tutte le meduse sono uguali». Nel 1992, Boero ha scoperto l’esemplare Turritopsis dohrnii, capace di invertire il suo ciclo vitale. Dopo la riproduzione sessuale, le meduse di solito muoiono. Turritopsis no. Il suo corpo si trasforma in un insieme di cellule che formano una nuova colonia di polipi sul fondo del mare. Sarebbe possibile trasferire queste capacità all’uomo? E, in tal caso, ne varrebbe la pena? A conclusione della sua lectio magistralis al Festival della Scienza di Genova ha detto: «I geni PAX che codificano gli occhi anche negli organismi cosiddetti superiori vengono dalle meduse. Le meduse sono tra gli organismi più perfetti che Dio abbia creato. Se Dio esiste è certamente una medusa».

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

 

Leggi anche:  Il primo progetto di Jony Ive è un giradischi da 60mila dollari