Sarà visitabile dal 27 al 29 novembre prossimi presso l’Istituto Cavazza di Bologna la mostra Sensoltre, percorso multisensoriale per non vedenti nato dall’idea di Informatici Senza Frontiere, onlus che opera in Italia e all’estero utilizzando competenze e strumenti informatici per dare un aiuto concreto a chi vive in situazioni di emarginazione e difficoltà

Attenta in particolare ai problemi legati alla disabilità, l’associazione ha pensato di mettere la tecnologia a disposizione dell’arte per realizzare un percorso artistico alternativo, dedicato ai non vedenti, per avvicinarli al mondo dell’arte, ma molto coinvolgente per chiunque desideri accostarsi all’arte in modo diverso.
Nella realizzazione del percorso ha trovato la collaborazione di un artista pugliese, Giovanni Pedote, in arte GIOPE, specializzato in pitto­scultura, come lui stesso la definisce: un’arte fatta di immagini, colori e materia. Perfetta quindi per essere toccata e scoperta.

Chi lo dice, del resto, che un’opera debba essere soltanto vista per essere apprezzata?

La tecnologia è oggi più che mai trasversale e adatta a migliorare e semplificare la vita nella società. Apparentemente fredda e distante, è invece in grado anche di suggerirci delle strade alternative per sviluppare la nostra curiosità e la voglia di conoscere.

Da questa considerazione nasce il progetto Sensoltre che rende possibile l’accostamento all’arte da parte di persone ipovedenti o cieche grazie ad un nuovo approccio sinergico tra tecnologia, musica e arte da toccare ed ascoltare.

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una giovane non vedente scopre le opere

Come funziona

Tutti i visitatori, vedenti e non vedenti, che sceglieranno di fare tappa all’Istituto Cavazza di Bologna nei giorni della mostra riceveranno uno smartphone con tecnologia NFC (near field communication) ed una cuffia con i quali potranno seguire, al buio, il percorso audio contenente una descrizione e musica selezionata per ciascun lavoro tattile, “guardando” ogni opera d’arte utilizzando i sensi dell’udito e del tatto, grazie al supporto di uno smartphone dotato di tecnologia NFC.

La near field communication, ovvero la comunicazione in prossimità, è una tecnologia che consente connettività wireless bidirezionale a corto raggio. In prossimità dell’opera, dotata di trasmettitore RFID (Radio Frequency Identification – Identificazione a Radio Frequenza), lo smartphone riceverà automaticamente la registrazione con le istruzioni che descrivono, attraverso voce e musica, come muovere le mani per comprendere la pitto­scultura. Le musiche scelte sono quelle di compositori vissuti tra fine Ottocento ed inizio Novecento: Wagner, Saint­Saëns, Fauré, Mahler, Debussy, Satie e Ravel.

Alcuni dei protagonisti del processo di modernizzazione nella musica, aiuteranno a rendere incredibilmente suggestiva l’atmosfera circostante.
Nei primi secondi partirà la musica con il titolo dell’opera ed un breve significato della stessa, mentre una voce inviterà a toccare l’opera nella sua interezza.
Successivamente seguirà la descrizione con le istruzioni per muovere le mani, passo dopo passo.
Questo percorso multisensoriale risulterà un’esperienza interessante anche per coloro che finora hanno inteso l’arte soltanto con la vista, trovando nuovi spunti e modi per sviluppare gli altri sensi e la propria immaginazione.

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I visitatori vedenti utilizzeranno delle bende, per seguire il percorso al buio. Chi lo desidera potrà anche prenotare una vista guidata da persone non vedenti, a disposizione per spiegare le proprie sensazioni toccando insieme al visitatore ogni singola opera. Luci abbassate e musica di sottofondo serviranno ad immergersi in un’atmosfera emozionate ed unica sia per la guida che per il visitatore.

Gli appuntamenti

Conferenza stampa: 27 novembre 2014, ore 10 – Sala convegni – Istituto per i ciechi F. Cavazza via Castiglione, 71 – Bologna
La mostra: dal 27 al 29 novembre – Giovedì e venerdì: 9:00 – 12:30 ; 14:30 – 19:00 Sabato: 9:00 – 17.00. Ingresso gratuito, Istituto per i ciechi F. Cavazza – via Castiglione 71 Bologna