Quando usiamo lo smartphone assumiamo una postura scorretta che danneggia la nostra schiena: più il collo si inclina più aumenta il peso da sostenere, fino ad arrivare a un carico da 27 Kg

Lo smartphone è diventato ormai un compagno inseparabile per milioni di italiani, che lo usano in ogni momento della giornata soprattutto per navigare su Internet e postare su Facebook: dal mattino appena svegli, in coda alla cassa del supermercato, persino alla guida dell’auto. A Milano persino i mezzi pubblici si pagheranno con lo smartphone al posto del biglietto.

Il collo sostiene il peso della testa più la forza di gravità

Le previsioni dicono che sempre più persone arriveranno a possederne uno: secondo l’ultimo report della telecom Ericsson saranno circa 6,1 miliardi nel 2020.
Tuttavia la pratica di stare chini sullo smartphone per ore durante la giornata, con picchi record di chi lo usa per giocare, porta conseguenze negative sulla salute, in particolare sulla postura. Guardare il dispositivo ci può costare uno sforzo paragonabile a quello richiesto per sostenere 27 Kg appesi alla testa.

E’ l’inclinazione del collo a creare problemi. Nella maggior parte dei casi infatti quando diamo un’occhiata allo smartphone non lo alziamo all’altezza degli occhi ma incliniamo il collo, che a sua volta sostiene una testa che in media pesa dai 10 ai 12 Kg.
In più bisogna aggiungere il peso della forza di gravità, che incide pericolosamente sul totale dei chili sostenuti dal collo e dalla schiena.
Il chirurgo Kenneth Hansraj, autore di un articolo pubblicato sulla rivista Surgical Technology International, ha analizzato il fenomeno usando il modello computerizzato di una colonna vertebrale umana.

“All’inclinarsi in avanti del capo, le forze sostenute dal collo raggiungono picchi di 12 chili a 15 gradi, 18 chili a 30 gradi, 22 chili a 45 gradi e ben 27 chili a 60 gradi”.

 

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Bisognerebbe tenere una posizione neutra

A rendere la pratica pericolosa per la schiena è il dato emerso da uno studio dell’harvard Mens Health Watch, che ha messo in luce come la gente trascorre una media di due a quattro ore al giorno con la testa inclinata su dispositivi mobili. Un lasso di tempo compreso tra le 700 e le 1.400 ore all’anno di stress sulla cervicale. Numeri che aumentano se si parla di adolescenti: uno studente delle scuole superiori, ad esempio, può spendere ulteriori 5.000 ore con la testa china sul telefono cellulare.

“Queste sollecitazioni”, scrive Hansraj, “possono provocare usura precoce, lacrimazione, degenerazione”.
Ma come ovviare a questo problema?

“Le persone dovrebbero fare uno sforzo per guardare i loro telefoni con colonna vertebrale in posizione neutra e non tesa”. Sarebbero assolutamente da evitare le ore consecutive trascorse con lo smartphone sotto mano. Senza dimenticare che una grande speranza è riposta nel futuro hi-tech di Google Glass e della tecnologia indossabile.