La recensione dell’ultimo smartphone di Sony mette in evidenza la voglia dell’azienda di donare al mercato un dispositivo tuttofare, che eccelle nelle funzioni fotografiche
Dopo vari tentativi, alcuni peraltro ben riusciti, Sony è finalmente giunta alla maturità. Già l’Xperia Z2 lasciava pregustare le potenzialità dell’ecosistema Sony: app, acquisti e interazioni con altri oggetti dell’azienda giapponese, erano realtà ma si poteva fare di meglio. L’eccellenza viene raggiunta con questo Z3 che (presto) porterà il Remote Play dai giochi della PS4 e la possibilità di usare un DualShock con il piccolo schermo, cosa peraltro già possibile con i giochi sviluppati per lo smartphone. L’equilibrio è inoltre raggiunto dalle dimensioni del display, da 5.2 pollici, e da un form factor tra i più sottili sul mercato, frutto del know-how di Sony nel mondo dell’hi-tech di consumo.
Videorecensione Sony Xperia Z3
I focus principali
Non si può non parlare della fotocamera, vero spartiacque tra l’Xperia Z3 e il resto dei concorrenti. Se alcuni analisi specifiche hanno messo in evidenza la qualità superiore dell’iPhone 6 Plus, qui abbiamo un prodotto che costa quasi la metà e che si trova solo mezzo gradino sotto il gioiellino di Apple. Il sensore da 20 Megapixel Eximor permette di scattare foto di qualità superiore mentre i video possono beneficiare della ripresa in 4K. Sony ha anche pensato ad uno store parallelo, interno all’app fotografica dove è possibile scaricare funzioni aggiuntive che estendono le possibilità di utilizzo della camera. Da non sottovalutare poi le app di produttività che Sony ha inserito nel terminale, come OfficeSuite. L’idea è molto semplice: con questo smartphone ci si può divertire ma anche lavorare, grazie ad un client email completo e un sistema (Android 4.4 KitKat) affidabile. Un difetto? La parte posteriore dello smartphone che è fin troppo liscia e sensibile a scivoloni da mani e superfici; una cover sarà la migliore soluzione per proteggere lo Z3.
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