Dopo l’allarme lanciato dall’Aifa per un corretto uso degli antibiotici, il pericolo che l’organismo diventi resistente a questi farmaci delinea uno scenario di super batteri che in futuro uccideranno più dei tumori

L’uso scorretto degli antibiotici, spesso assunti senza prescrizione e senza reale necessità, è tra le cause principali dell’immuno-resistenza dell’organismo a questo tipo di farmaci, esponendolo al rischio di batteri come Echerichia Coli e tubercolosi. E se finora nel mondo si muore soprattutto per malattie cardiovascolari e tumori, secondo gli esperti c’è un pericolo imminente da non sottovalutare: nel giro di pochi anni i batteri potrebbero diventare talmente forti da non riuscire più a essere sconfitti con gli antibiotici.
Uno studio svedese dell’Università di Lund ha recentemente scoperto il potere antibatterico del miele grezzo, aprendo alla possibilità di sfruttarlo come sostituto degli antibiotici contro i “super-germi” resistenti ai farmaci.

Correre ai ripari entro il 2050

L’allarme è stato lanciato dall’economista Jim O’Neil, incaricato dal governo di Londra di scrivere un report sull’argomento. Ne emerso un quadro preoccupante: le infezioni resistenti agli antibiotici sono responsabili attualmente di 700mila decessi l’anno e se non verranno adottati dei provvedimenti in tempi brevi, uccideranno 10 milioni di pazienti ogni anno in tutto il mondo entro il 2050.

Sono soprattutto l’Escherichia Coli e la tubercolosi i pericoli maggiori, che potrebbero causare più vittime. I Paesi più esposti sarebbero le economie emergenti come come Messico, Indonesia, Nigeria e Turchia.

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