Ebola e crowdsourcing: i volontari aiutano lo Scripps Research Institute a trovare una cura

Il World Community Grid supportato dal cloud SoftLayer di IBM fornirà la potenza gratuita di un supercomputer virtuale al The Scripps Research Institute per accelerare lo screening di composti chimici promettenti

Anche se alcune terapie mediche si mostrano promettenti per combattere il virus Ebola, gli scienziati stanno ancora cercando con urgenza una cura definitiva. Per la prima volta, chiunque abbia accesso a un computer o a un dispositivo mobile basato su Android può aiutare gli scienziati a condurre questa ricerca critica – senza necessità di contributi finanziari, passaporto o dottorati. In realtà, i volontari possono dormire, viaggiare o essere in pausa caffè quando aiutano i ricercatori a trovare una cura per il virus Ebola.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

A partire da oggi, tutti possono scaricare un’app sicura e gratuita che metterà al lavoro i loro dispositivi nei momenti in cui sarebbero altrimenti inattivi. Grazie alla potenza di elaborazione collettiva, i computer formeranno un supercomputer virtuale che aiuterà The Scripps Research Institute (TSRI) a vagliare milioni di composti chimici, per individuare suggerimenti per nuovi farmaci per il trattamento di Ebola. Nel frattempo, i dispositivi resteranno a piena disposizione dei loro proprietari per il normale utilizzo.

Questo sforzo di citizen science è possibile grazie a una partnership con World Community Grid di IBM, che da 10 anni consente di realizzare iniziative simili basate sui dati nel campo della salute e della sostenibilità, come servizio filantropico gratuito alla comunità scientifica. Il progetto di calcolo volontario “Outsmart Ebola Together” annunciato è gestito dall’Ollmann Saphire Laboratory presso il TSRI, che ha mappato le strutture e le vulnerabilità delle proteine che costituiscono il virus Ebola.

I migliori composti emersi da questo sforzo di crowdsourcing saranno testati fisicamente in laboratorio, per individuarne l’efficacia nei confronti della reale infezione da virus. I composti più promettenti saranno poi modificati perché abbiano prestazioni ancora migliori, a concentrazioni inferiori e con meno effetti collaterali. Le successive sperimentazioni del farmaco potrebbero portare alla fine a un medicinale approvato.

Leggi anche:  Gli esoscheletri MATE di Comau scelti dall’Autorità portuale di Livorno per migliorare l’ergonomia e la sicurezza dei propri dipendenti

Combattere l’Ebola con il crowdsourcing

Il crowdsourcing di citizen science darà una netta accelerata al processo di individuazione di una cura. La velocità e la scalabilità nella ricerca di un farmaco sono essenziali, considerato che questa malattia particolarmente letale continua a diffondersi e a mutare. Un tempo ritenuta un rischio minore per la salute pubblica rispetto ad altre malattie trasmissibili, data la sua esistenza in regioni prevalentemente isolate, Ebola ora pone un rischio più elevato di diffusione per via della mobilità senza precedenti delle persone.

“Le nostre immagini molecolari del virus Ebola sono come ricognizioni del nemico”, commenta la Dr. Erica Ollmann Saphire del TSRI, uno dei più grandi istituti di ricerca biomedica privati negli Stati Uniti. “Queste immagini ci mostrano dove il virus è vulnerabile e i bersagli che dobbiamo colpire. Nel progetto Outsmart Ebola Together potremo sfruttare la potenza del supercomputer virtuale di World Community Grid per trovare i farmaci di cui abbiamo bisogno per mirare a tali bersagli”.

Il World Community Grid di IBM ha gestito con successo altri progetti di ricerca di farmaci candidati per malattie di alto e di basso profilo, come l’AIDS, il cancro, la malaria, la febbre dengue e l’influenza. Ha realizzato diverse imprese eccezionali, come aiutare il Chiba Cancer Center in Giappone a scoprire sette nuovi farmaci candidati per combattere il neuroblastoma infantile. Il programma gestito da IBM ospita inoltre progetti che hanno condotto a importanti progressi scientifici nell’energia rinnovabile e nella tecnologia di depurazione delle acque.

“È un privilegio collaborare con The Scripps Research Institute per promuovere il processo di ricerca di una cura per Ebola”, spiega Stanley S. Litow, VP Corporate Citizenship di IBM e Presidente dell’IBM International Foundation. “È più che giusto che il decimo anniversario di successi del World Community Grid coincida con il lancio di quello che è forse uno dei più cruciali sforzi scientifici e umanitari dei nostri tempi”.

Leggi anche:  Amazon sostituirà Android con un proprio OS

Concepito e gestito da IBM, e alimentato dalla tecnologia cloud affidabile e sicura di IBM SoftLayer , il World Community Grid fornisce agli scienziati potenza di calcolo sfruttando il tempo di ciclo inutilizzato dei computer e dei dispositivi mobili dei volontari. Il software riceve, completa e restituisce agli scienziati piccoli compiti computazionali. La potenza combinata apportata da centinaia di migliaia di volontari ha creato uno dei supercomputer virtuali più veloci del pianeta, facendo progredire il lavoro scientifico di centinaia di anni.

Quasi tre milioni di computer e dispositivi mobili utilizzati da più di 680.000 persone e 460 istituzioni di 80 Paesi hanno apportato potenza di supercomputing virtuale per progetti negli ultimi dieci anni. Dall’inizio del programma, i volontari di World Community Grid hanno alimentato più di 20 progetti, donando più di un milione di anni di tempo di calcolo alla ricerca scientifica, e hanno contribuito a realizzare importanti progressi scientifici nel campo della salute e della sostenibilità. IBM invita i ricercatori a presentare proposte relative a loro progetti di ricerca per poter ricevere questa risorsa gratuita e invita tutti a donare la potenza inutilizzata dei propri computer a queste iniziative, sul sito worldcommunitygrid.org.

Il TSRI invita inoltre a sostenere la campagna di crowdfunding della Dr. Saphire sul www.crowdrise.com/CUREEBOLA, per garantire le risorse necessarie ad analizzare l’enorme volume di dati generati da Outsmart Ebola Together.

The Scripps Research Institute

The Scripps Research Institute (TSRI) è una delle organizzazioni non-profit indipendenti più grandi del mondo, incentrata sulla ricerca nel campo delle scienze biomediche. Il TSRI è riconosciuto a livello internazionale per i suoi contributi alla scienza e alla salute, tra cui il ruolo nel gettare le basi per nuovi trattamenti per il cancro, l’artrite reumatoide, l’emofilia e altre malattie. L’istituto, sviluppatosi dalla Scripps Metabolic Clinic fondata dalla filantropa Ellen Browning Scripps nel 1924, impiega ora circa 3.000 persone nei suoi campus a La Jolla, California, e Jupiter, Florida, dove i suoi insigni scienziati, tra cui due premi Nobel, lavorano. Il programma di specializzazione dell’istituto, che assegna dottorati di ricerca in biologia e chimica, è tra i primi dieci di questo tipo a livello nazionale. Per ulteriori informazioni, visitate il sito: www.scripps.edu.

Leggi anche:  Riello UPS: il 2023 è stato l’anno dell’impegno nella protezione dei Datacenter

Il software utilizzato per gli screening nel progetto Outsmart Ebola Together si chiama AutoDock e AutoDock VINA, sviluppato dal laboratorio Olson presso il TSRI. World Community Grid è supportato dal software sviluppato nel 2002 da Berkeley Open Infrastructure for Network Computing (BOINC) presso la University of California di Berkeley e con il sostegno della National Science Foundation. Il progetto BOINC dirige gli aspetti tecnici della potenza di calcolo fornita dai volontari.