Il Garante della privacy stabilisce le regole per Street View

Il Garante della privacy e le regole per Google Street View

Il Garante della privacy ha stabilito nuove regole a Google Street View per mappare musei, aree naturali e luoghi di interesse in Italia

Il Garante della privacy, che recentemente si è espresso sul diritto d’oblio, ha stabilito le linee guida che Street View dovrà seguire per mappare musei, aree naturali e luoghi d’interesse in Italia. Le regole in particolare riguardano i Trekker e i Trike, rispettivamente gli zaini dotati di fotocamere e i mezzi a tre ruote utilizzati da Big G per fotografare zone in cui le Google Car non possono circolare. Il provvedimento serve a tutelare la privacy dei soggetti ripresi dal servizio ed evitare violazioni come è successo in diverse occasioni.

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Le regole imposte a Street View per mappare in Italia

All’interno delle zone previste dall’iniziativa “Special Collects” Google dovrà seguire particolari direttive per realizzare immagini a 360 gradi. Big G dovrà preventivamente informare turisti, passanti e visitatori del fatto che stiano avendo luogo le riprese. Gli avvisi dovranno essere pubblicati nei luoghi di interesse, sulla pagina “Google Special Collects”, su altri portali web e attraverso newsletter e comunicati degli enti e strutture partner. Trekker, Trike e operatori di Mountain View dovranno essere riconoscibili tramite appositi distintivi. Quest’ultimi dovranno inoltre essere formati in merito alla normativa sulla protezione dei dati personali.

Nel aree ad accesso limitato le riprese di Street View, che in Germania è stata multata per aver rubato dati dal Wi-Fi libero, dovranno avvenire dopo l’orario di chiusura. Nelle altre zone la mappatura sarà effettuata nei momenti in cui è meno probabile incontrare persone esterne al progetto. La privacy dei soggetti ripresi, che dovranno essere correttamente informati sull’iniziativa, sarà comunque garantita attraverso l’oscuramento di volti e di particolari identificativi come le targhe delle automobili.

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