Grand Theft Auto V (GTA V) è stato messo al bando in oltre 300 catene di distribuzione australiane perché troppo violento

Grand Theft Auto V, il videogioco distribuito dalla software house Rockstar, ritorna nell’occhio del ciclone. Dopo essere stato accusato dall’attrice Lindsay Lohan di aver sfruttato la sua immagine senza consenso, GTA V è stato nuovamente chiamato in causa per la troppa violenza che propone ai giocatori, cosa che lo ha costretto ad apporre il bollino “vietato ai minori di 18 anni”. Nel videogioco con incassi da record si avanza nella storia attraverso furti, rapine e omicidi e la cosa non è piaciuta a un discreto numero di donne australiane.

In Australia le grandi catene tolgono Grand Theft Auto V dagli scaffali

Target e Kmart, due grandi catene di distribuzione australiane appartenenti a uno stesso gruppo, hanno deciso di eliminare dai propri scaffali Grand Theft Auto V dopo che è stata loro presentata una petizione con 40mila aderenti che chiedeva il bando del gioco nel Paese. GTA viene considerato “ripugnante” e viene accusato di educare “ancora una volta le nuove generazioni a tollerare la violenza contro le donne” e di “incoraggiare l’epidemia di violenza subita da tante ragazze e donne in Australia e nel resto del mondo”.

Grand Theft Auto sparirà quindi da oltre 300 magazzini in Australia e Nuova Zelanda. GTA, sottolinea il gruppo in una nota, è stato messo al bando per riflettere “l’opinione della maggioranza della nostra clientela” e “dopo aver esaminato in modo esaustivo il suo contenuto”. Altri titoli vietati ai minori di 18 anni continueranno invece a essere venduti.

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