La Toscana sorpassa l’Emilia Romagna al Tavolo di verifica della Lea (Livelli essenziali di assistenza) e si attesta come la regione con la migliore sanità d’Italia

Un primato meritato grazie ai 214 punti sui 225 previsti come punteggio massimo, finora il risultato più alto mai ottenuto da un Regione. Superata anche l’Emilia Romagna, che per anni è stata la Regione più affidabile in materia di sanità, ma che adesso scende da 210 a 204 punti.

“Una rilevazione –specifica l’assessore alla salute emiliano, Carlo Lusenti – fatta nel 2013, per noi l’anno della ricostruzione dopo il terremoto che ha chiaramente inciso anche sui Lea”.

Ottimi risultati

L’ottimo risultato della nostra regione – commenta il governatore toscano, Enrico Rossi – dimostra la capacità del sistema a fare della scarsità di risorse una leva per migliorare la qualità”.

Anche l’assessore alla salute della Toscana, Luigi Marroni, si dichiara molto soddisfatto e orgoglioso del primato:

“questo risultato – precisa – si aggiunge alla più alta percentuale di esiti positivi rilevata per i ricoveri di quest’anno e al miglior utilizzo dei posti letto pur a fronte di una casistica complessa di pazienti trattati”.

Un quadro generale

Dare uno sguardo alla classifica aiuta ad avere un quadro generale della sanità italiana, che da quanto emerso nel rapporto Censis di ottobre, è messa in discussione e criticata da più della metà degli italiani, soprattutto al Sud. Già provata dalla crisi economica, la popolazione è esasperata soprattutto da liste d’attesa e ticket. Tra i risultati va sicuramente menzionata la performance delle Marche, che sale da 165 punti (la sufficienza si agguanta a 160) a 191, guadagnando un importante secondo posto, contro la decima posizione dell’anno scorso anno. Seguono poi al quarto posto il Veneto con 190 punti e la Lombardia, ex equo con la Liguria a quota 187 punti. Rimangono più indietro Basilicata e Umbria. Ancora c’è l’incognita Piemonte con cui fare i conti e che potrebbe smuovere la classifica: il punteggio è ancora sospeso, come per tutte le altre Regioni in Piano di rientri dal deficit. Lazio, Campania, Abruzzo, Molise, Puglia, Calabria e Sicilia difficilmente strapperanno una sufficienza, mentre la sanità piemontese sembra destinata a collocarsi nella parte alta della classifica, considerando anche il quarto posto che ricopriva l’anno scorso.

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