Scade il ballot screen di Microsoft: stop alla democrazia del browser

Cinque anni fa, l’azienda lo aveva introdotto per rispondere a una sentenza della Commissione Europea. Ora potrà decidere se conservarlo o meno

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Cos’è il ballot screen? Facciamo un passo indietro. Nel 2009, a seguito di diverse segnalazioni, la Commissione Europea emette un pronunciamento secondo cui Microsoft deve rendere disponibile, chiaramente all’interno del suo sistema operativo per computer, la possibilità di scelta browser per gli utenti. In pratica, come successo fino a quel momento, Internet Explorer la faceva da padrone all’interno delle schermate di Windows, aprendosi in automatico al click di un link all’interno di documenti, email e così via. Certo, chiunque poteva decidere di installare qualsiasi altro browser, ma per impostazione predefinita era sempre Explorer ad avere un certo vantaggio.

One more year

Dopo la sentenza UE, Microsoft ha dovuto introdurre la possibilità di scelta, all’interno del cosiddetto ballot screen, che vuol dire appunto “Scelta del browser”. A quel punto, gli utenti con Windows XP, Windows Vista e Windows 7, potevano aggiornare Windows Update per vedere il box di scelta al primo click di un link, con la possibilità di impostare un browser diverso da Internet Explorer in maniera predefinita. I programmi alternativi a quello di Microsoft sono 11, mostrati in ordine casuale e in due categorie, una per i più conosciuti, l’altra per una serie di browser di nicchia. Una volta scaduto il provvedimento della Commissione Europea, Microsoft non sarà più obbligata a mostrare il Ballot Screen a chi utilizza un sistema operativo Windows, ma solo dal prossimo dicembre. La notifica è infatti attiva dal 1 marzo del 2010 e rimarrà tale fino alla scadenza dei 5 anni.

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