Le 25 password più stupide usate nel 2014

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Nonostante i numerosi attacchi informatici, gli utenti continuano ad usare parole o frasi troppo semplici per proteggere i loro account. Ecco le peggiori

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Nella sua oramai annuale lista delle password più usate nei 12 mesi di rilevazione, anche quest’anno SplashData ha fornito un quadro abbastanza desolante per i navigatori. Non sono bastate le violazioni a computer aziendali, personali, smartphone e tablet a far capire quanto sia necessario utilizzare password forti e diverse per mettere in sicurezza i propri account. Sembra che la questione riguardi solo i servizi considerati più critici, come i siti di home banking e non gli accessi ai social network, forum o piattaforme multimediali, considerate invece dagli hacker e cracker sempre di più strumento di informazione sulle loro vittime. E’ chiaro che quando si utilizzano password semplici si semplifica ulteriormente il lavoro dei criminali. Provate ad accedere all’account di posta di un vostro familiare o amico e provate una delle password di seguito (tranne quelle spiccatamente anglosassoni); vi sorprenderete nello scoprire che ha usato proprio una di queste.

La lista

Ecco allora le password peggiori usate nel 2014 secondo SplashData. Tra parentesi c’è l’indicazione delle posizioni perse o guadagnate rispetto al 2013:

1. 123456 (-)
2. password (-)
3. 12345 (+17)
4. 12345678 (-1)
5. qwerty (-1)
6. 123456789 (-)
7. 1234 (+9)
8. baseball (nuova)
9. dragon (nuova)
10. football (nuova)
11. 1234567 (-4)
12. monkey (+5)
13. letmein (+1)
14. abc123 (-9)
15. 111111 (-8)
16. mustang (nuova)
17. access (nuova)
18. shadow (-)
19. master (nuova)
20. michael (nuova)
21. superman (nuova)
22. 696969 (nuova)
23. 123123 (-12)
24. batman (nuova)
25. trustno1 (-1)

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Cambio di mentalità

E’ evidente come sia cambiato davvero poco rispetto allo scorso anno. Al di la delle rivelazioni di SplashData gli utenti preferiscono sempre le classiche password per registrarsi a determinati servizi. Non a caso le sequenza numeriche sono in cima alle classifiche oramai da tempo. Urge dunque una maggiore informazione sui pericoli derivanti da una protezione così passa. Troppo spesso ci si meraviglia di quanto facilmente i ladri siano riusciti a valicare gli allarmi antifurto, cancelli automatici, porte blindate e sistemi di sorveglianza di un’abitazione. Se pensate che serve anche di meno per accedere agli account delle piattaforme cloud, email e del conto bancario e compiere danni anche maggiori allora sarà ora di cominciare a ragionare diversamente, per il proprio bene.