Individuare preventivamente disturbi mentali quali ritardi, depressione e persino comportamenti criminali da oggi potrebbe essere possibile anche tramite una semplice risonanza magnetica al cervello
E’ quanto sostenuto dai ricercatori del Mit di Boston, Massachusetts Institute of Technology americano, che ipotizzato che l’imaging cerebrale sia uno strumento efficace per prevedere le capacità di apprendimento futuro di un individuo, così come la tendenza a mettere in atto comportamenti criminali. La risonanza metterebbe anche in luce comportamenti relativi alla salute e la risposta ai farmaci.
Finora non si era pensato che questa tecnologia potesse dare risposte anche su comportamenti futuri, quali le prestazioni scolastiche o la tendenza all’abuso di alcol e droghe. Si aprirebbe quindi la strada a nuove possibilità di personalizzazione di pratiche educative e cliniche.
Le implicazioni etiche
Tuttavia, gli studiosi si dicono consapevoli delle eventuali implicazioni di natura etica e sociale che questa ricerca, volta a prevedere il comportamento delle persone, comporta.
In tal senso di esprime quindi uno degli autori, John Gabrieli,
“dovremo fare in modo che la conoscenza del comportamento futuro sia utilizzata per personalizzare le pratiche educative e mediche, e non per limitare il sostegno alle persone ad alto rischio di fallimento. Per esempio, invece di limitarsi a identificare gli individui che hanno più o meno probabilità di avere successo in un programma di educazione, queste informazioni potrebbero essere utilizzate per promuovere l’educazione differenziata per chi ha meno probabilità di successo con il programma di formazione standard”.
