Infezioni farmaco-resistenti, creati due nuovi antibiotici super potenti

A rivelare il nuovo quadro sull’uso dei farmaci in Italia è l’ultimo Rapporto Osmed, che mette in luce un calo nell’uso degli antibiotici, ma un consumo aumentato di antidolorifici

Il rapporto divulgato dall’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) ed è relativo al consumo di farmaci nella popolazione generale nell’arco dei primi 9 mesi del 2014. Ai primi posti, nella top 5, troviamo i farmaci usati per combattere la patologie cardiovascolari, seguiti dalle medicine per l’apparato gastrointestinale e metabolismo, da quelle per le patologie del sangue, poi per il sistema nervoso (soprattutto antidepressivi) e farmaci per il sistema respiratorio (antiasmatici in testa).

Dal punto di vista della spesa pubblica, al top della classifica troviamo gli antitumorali, mentre i farmaci per il sangue scendono al quinto posto.
Se ci si sofferma, invece, sulla spesa pubblica il primo posto della classifica è occupato dagli antitumorali e i farmaci per il sangue slittano al quinto posto.

Finalmente meno antibiotici

La sorpresa è soprattutto relativa agli antibiotici, diminuiti sia come consumo (-4%) che come spesa (-3,8%).
Ricordiamo che poco tempo fa l’Aifa aveva lanciato un allarme per un uso corretto di questo tipo di farmaci: l’uso dantibiotici, spesso assunti senza prescrizione e senza reale necessità, è tra le cause principali dell’immuno-resistenza dell’organismo a questo tipo di farmaci, esponendolo al rischio di batteri come Echerichia Coli e tubercolosi.
Le Regioni più virtuose sono la Liguria (con una una riduzione dei consumi pari al 7,8%), la Toscana (-7%) e la Provincia Autonoma di Bolzano (-6,8%); Campania, Puglia e Calabria sono invece le Regioni d’Italia che ancora eccedono nel consumo di questi farmaci.

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Un tema sociale dietro al consumo di antidolorifici

Preoccupante è invece l’aumento del consumo di antidolorifici: rispetto all’anno precedente, nei primi 9 mesi del 2014 il consumo di oppioidi è infatti cresciuto del 9-13% e in alcuni casi addirittura del 32%.

“Abbiamo registrato un aumento degli oppioidi che è fuori da una correttezza della prescrizione medica – ha commentato il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin – Dietro c’è, dunque, un tema sociale, che sicuramente segnala un forte disagio nella popolazione e una necessità di incrementare i servizi territoriali di supporto anche di tipo psicologico per le persone che possono attraversare una fase di difficoltà”.

Si delinea il quadro di un vero e proprio abuso, concentrato soprattutto tra gli anziani, che secondo Lorenzin “nulla ha a che fare con la terapia del dolore”. Del resto, un italiano su quattro preferisce le cure fai da te, acquistando farmaci con obbligo di prescrizione senza una consulenza medica.