L’alternativa europea a Google? Si chiama Qwant

Non è semplice sfidare il colosso statunitense sul suo stesso campo. Eppure una start-up francese ci sta provando

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Qwant è una piccola azienda francese nata nel 2011. Il suo intendo è diventare un nome grosso all’interno del panorama dei motori di ricerca, e non è detto che non ci riesca. La start-up francese potrebbe trovare nell’Unione Europea un alleato molto forte grazie alla speranza, espressa più di una volta dai singoli paesi, di una maggiore indipendenza del Vecchio Continente da servizi e piattaforme USA, legate fin troppo al governo e alla National Security Agency. “C’è bisogno di una scelta” – ha detto Jean Manuel Rozam, ex esperto di finanzia che ha fondato la start-up tre anni fa. Scelta che oggi è molto difficile visto che Google ha praticamente monopolizzato le ricerche internet dei 28 paesi del blocco europeo.

Strada lunga e ventilata

Per restare in piedi e tentare lo scacco a Big G, Qwant ha venduto una partecipazione, pari al 20% del suo valore, all’editore tedesco Axel Springer, racimolando circa 6 milioni di dollari. La cifra è stata spesa in parte per comprare server all’interno dell’Europa ed offrire un miglior servizio agli internauti stellati. Il punto forte del motore di ricerca, proprio come DuckDuckGo e altri, è quello di non tracciare gli utenti o vendere annunci basati sulle loro esperienze digitali. “Possiamo realizzare un prodotto che aiuti le persone senza spiarle” – ha affermato Rozan, ma la strada sarà dura. Nel 2014 Qwant ha risposto a circa 1,6 miliardi di ricerche effettuate dai suoi utenti, meno della metà di quanto fa Google in un solo giorno.

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