Passaggi di proprietà lordi di autovetture nei 12 mesi del 2014

Nei 12 mesi il mercato dell’usato lordo (ossia con le minivolture – le permute che poi i commercianti venderanno ai clienti finali) ha segnato un incremento in volume del 2,58% con 4.248.229 passaggi, contro i 4.141.295 dello stesso periodo dell’anno precedente, pari a 106.934 passaggi in più.

A fronte di questi dati, l’Osservatorio CarNext stima che il mercato reale dell’usato, ovvero le auto effettivamente acquistate da cittadini e imprese al netto delle minivolture, è stato di circa 2.540.441 passaggi pari a +2,24% rispetto ai 12 mesi del 2013.

2014 2013 var %
 Gennaio 360.050 370.141 -2,73%
 Febbraio 353.242 343.403 2,87%
 Marzo 366.276 374.783 -2,27%
 Aprile 357.966 340.515 5,12%
 Maggio 349.883 388.727 -9,99%
 Giugno 322.909 322.102 0,25%
 Luglio 364.390 364.347 0,01%
 Agosto 235.179 215.632 9,06%
 Settembre 359.615 329.466 9,15%
 Ottobre 426.651 397.772 7,26%
 Novembre 372.943 347.437 7,34%
 Dicembre 379.125 346.970 9,27%
 TOTALE 4.248.229 4.141.295 2,58%
Fonte: Osservatorio CarNext

Nuovo e usato netto a confronto

Cumulando insieme gli acquisti di auto nuove e usate, nel 2014 la domanda degli italiani è risultata in aumento di 3 punti percentuali rispetto al 2013. La domanda di auto nuove è aumentata del 4,5%, anche quella di auto usate ha segnato un risultato positivo anche se più contenuto +2,2%.

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2014 2013 Var
Usato netto 2.540.441 2.484.777 2,24%
Nuovo 1.370.952 1.311.692 4,52%
Tot acquisti 3.911.393 3.796.469 3,03%
Fonte: Osservatorio CarNext

Secondo Franco Oltolini, Operations Director di LeasePlan Italia S.p.A., in qualità di responsabile di CarNext (brand di LeasePlan dedicato alla vendita di vetture usate provenienti dalle flotte in noleggio a lungo termine – www.carnext.it) “La leggera ripresa del mercato dell’usato, che è essenzialmente fatto da privati, mostra un segno tangibile di orientamento positivo verso i consumi importanti come l’automobile. Non si può tuttavia ancora parlare di ripresa sostanziosa in quanto persistono forti limitazioni sia di tipo psicologico – manca ancora la sicurezza di raggiungere condizioni migliori – sia di tipo strettamente economico, visto che la congiuntura resta comunque ancora di segno negativo”.