Vita sempre più dure per i fumatori in Italia: a dieci anni dall’introduzione della cosiddetta “Legge Sirchia” che aveva vietato le sigarette nei luoghi chiusi, il ministero della Salute sta per dare un giro di vite strettissimo in materia di divieti, estendendoli anche a diversi luoghi all’aria aperta

Il ministro Beatrice Lorenzin è al lavoro per dare un’accelerazione significativa «nella lotta contro questo nemico difficile da “abbattere”. La lotta al fumo ha rappresentato, fin dall’inizio del mio mandato – ha dichiarato il ministro – una sfida da accettare e, soprattutto, un obiettivo da perseguire con determinazione. Il fumo uccide, dobbiamo essere tutti consapevoli di questo».

Un’azione massiccia su più fronti

Un nemico per la salute responsabile di oltre 40 patologie, un brutto vizio che accomuna quasi un miliardo di persone e che può spingere anche al suicidio, oltre che alterare il Dna degli uomini, cancellando il cromosoma Y.
Se già con l’introduzione delle sigarette elettroniche il 50% dei fumatori è riuscito a smettere con il pericoloso vizio, il ministero della Salute ha in previsione un’azione massiccia su più fronti:
in fase di definizione compaiono un aumento costante dei prezzi delle sigarette, anche quelle “fai da te”, garantendo contemporaneamente la destinazione diretta di una piccola parte delle tasse sul tabacco ad azioni di prevenzione.

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Più divieti, anche all’aria aperta

Sulla scia della Direttiva europea 2014/40/UE approvata lo scorso aprile, verranno introdotte immagini dissuasive sul 65% della superficie dei pacchetti di sigarette,sarà vietato l’uso di aromi caratterizzanti e di additivi attrattivi, verranno prese misure più efficaci per identificare e tracciare i prodotti del tabacco e combattere il traffico illecito. Ma ciò che fa più discutere sono le possibili estensioni del divieto di fumo anche in auto, in caso di bambini a bordo, per limitare i danni del fumo passivo di cui è vittima un bambino su cinque, così come in luoghi pubblici come parchi, stadi, spiagge attrezzate. Si parla anche di regolamentare le scene in cui si fuma nei film e nelle serie televisive nazionali. Insomma, sembra che il fumo nel nostro Paese abbia le ore contate. Nonostante il malcontento dei fumatori, i benefici che ne trarrebbe la salute della popolazione sono innegabili.