Waze è stato accusato dalle forze dell’ordine statunitensi di favorire i criminali segnalando loro dove sono posizionati i posti di blocco

Il servizio di navigazione stradale Waze, acquisito da Google nel giugno del 2013, è finito nell’occhio del ciclone negli Stati Uniti. Diversi esponenti delle forze di polizia accusano l’app israeliana di favorire i malviventi anche se inconsapevolmente. Secondo quanto scrive The Verge, al momento non sono stati evidenziati collegamenti diretti fra Waze e attività criminali di qualunque genere ma le autorità ritengono che alcune sue funzioni possano essere utilizzate come supporto a traffici illeciti.

Waze segnala i posti di blocco e i criminali ci vanno a nozze

La polemica riguarda la funzione di Waze che segnala la presenza di posti di blocco effettuati dalle forze dell’ordine. Attraverso questo strumento, gli utenti segnalano agli altri utilizzatori dell’app dove si trovano i rilevatori di velocità ma allo stesso tempo, ovviamente senza saperlo, aiutano i criminali a stare lontani dalla polizia. Inoltre, gli agenti sottolineano come la diffusione di tali informazioni possa essere rischiosa per la loro sicurezza.

In passato i navigatori satellitari erano stati criticati negli USA in quanto considerati fonte di distrazione per gli automobilisti. In seguito è stata emanata una normativa per regolarne l’utilizzo e, alla luce delle numerose critiche, con ogni probabilità anche Waze dovrà presto adeguarvisi.

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