L’abuso di droghe e alcol da parte dei più giovani aumenta fino a cinque volte il rischio di comprometterne la salute mentale, portando anche allo sviluppo di malattie psichiatriche

A lanciare l’allerta è la Società italiana di psicopatologia (Sopsi), ma è confermato da uno studio inglese che rivela come fumare cannabis potente aumenti del 24% il rischio che insorgano patologie psichiatriche come la schizofrenia e il disturbo bipolare.
In particolare la Sopsi avverte che nei giovani tra i 10 e i 19 anni sono in preoccupante aumento “le malattie psichiche provocate da abuso di alcol e sostanze stupefacenti”. La facile reperibilità delle droghe non è certo di aiuto e lo dimostra l’impennata di traffici avvenuti nell’ultimo anno tramite Internet, soprattutto Facebook e Whatsapp. Ma anche Instagram si è rivelato un mercato di sostanze stupefacenti online, oltre che di armi.
L’alcol non è certo un problema minore: il binge drinking, che porta gli adolescenti a non essere più in grado di distinguere tra ebbrezza e ubriachezza, è stato dimostrato che può distruggere il sistema immunitario

E’ l’abuso a fare la differenza

La droga “compromette il funzionamento del sistema nervoso centrale e le sostanze assunte regolarmente possono provocare alterazioni anatomiche della massa cerebrale”.
In questi ultimi anni “tra i ragazzi sotto i 20 anni si registra un numero sempre più elevato di domande di aiuto per ansia e disturbi depressivi, spesso accompagnati da eccesso di alcol e droghe. Dobbiamo porre un freno a questa pericolosissima deriva”. Un abuso in continua crescita, come dimostrano i dati di una ricerca che sarà presentata al prossimo Congresso nazionale Sopsi, a Milano dal 23 febbraio, e condotta su 3011 adolescenti e giovani tra 16 e 24 anni: il 53,6% consuma bevande alcoliche e tra questi, l’89,6% ha avuto comportamenti di binge drinking.

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Le super canne aumentano il rischio

La ‘skunk’, come viene chiamata la cannabis potente, aumenta del 24% il rischio di malattie mentali, schizofrenia e disturbo bipolare: è quanto rivela una ricerca del King’s College di Londra condotto mettendo a confronto 410 pazienti di un ospedale psichiatrico tra i 18 e i 65 anni che presentavano i primi sintomi di psicosi con 370 persone sane. Per chi ne fa uso quotidianamente – molti studi ne mettono in luce anche gli effetti positivi sull’organismo, oltre che quelli nocivi –  questo rischio aumenta addirittura di cinque volte: Lo studio è stato realizzato dal 2005 al 2011 in un quartiere del sud di Londra, dove il consumo di droga è molto diffuso.

“Abbiamo scoperto – sottolinea Robin Murray, tra gli autori dello studio – un rapporto di causa-effetto tra l’uso di cannabis pesante e la malattia mentale”.
Come sempre, a fare la differenza è sempre l’abuso, come sottolineano gli studiosi:

“Bere un bicchiere di vino ogni tanto va bene, ma una bottiglia di whisky al giorno ti può mettere nei guai”, dice Murray. Lo studio, conclude l’esperto, dimostra che “si potrebbero prevenire almeno un quarto di casi di malattie mentali se nessuno fumasse cannabis potente”.