Plaso: la risposta di Google ad Apple Pay

Plaso: Google sfida Apple Pay

Google sta testando un servizio di mobile payment chiamato Plaso che autorizza il pagamento con il solo uso delle iniziali di nome e cognome

Apple Pay, il servizio di pagamento online di Cupertino, ha ottenuto i complimenti di Bill Gates e si prepara a sbarcare anche in Europa e Cina dopo le prime incertezze riscontrate negli Stati Uniti. Google non vuole certo rimanere indietro e potrebbe realizzare una propria piattaforma di mobile payment con l’aiuto di Softcard. Secondo quanto riporta The Information, Big G sta testando dallo scorso autunno un servizio chiamato Plaso per permettere agli utenti Android di effettuare acquisti tramite NFC.

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Plaso: per pagare bastano le iniziali

Plaso rispetto ad Apple Pay potrebbe avere un vantaggio non indifferente in termini di comodità. Per effettuare il pagamento contactless, il servizio di Google richiederà solamente le iniziale di nome e cognome dell’utente per verificarne l’identità ed effettuare l’operazione. Non è chiaro se la piattaforma sarà integrata in Google Wallet, che dal 2013 è diventato anche una carta di debito, o se rimarrà separata. Molti comunque hanno avanzato alcuni dubbi sulla sicurezza di Plaso, adducendo che le iniziali non sono certo una password inattaccabile.

Google, che ha diffuso le date ufficiali della Google I/O 2015, non è l’unica azienda a voler sfidare Apple Pay. Samsung al prossimo Mobile World Congress potrebbe presentare insieme a Galaxy S6 anche una piattaforma per il pagamento mobile chiamata Samsung Pay.

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