Uno studio americano ha messo in luce come ridurre l’apporto calorico o addirittura digiunare aiuti a prevenire numerose malattie legate all’invecchiamento, grazie alla produzione di una molecola capace di spegnere le infiammazioni croniche

Digiunare a quanto pare non fa solo bene alla linea, tanto che alcuni esperti consigliano un digiuno di 12 ore per dimagrire. E’ stato già dimostrato che il digiuno può avere significativi effetti benefici sull’organismo, risvegliando e rafforzando il sistema immunitario ringiovanendolo, sia in età avanzata che in caso di tumore. Questa ulteriore scoperta è invece opera degli scienziati della Yale School of Medicine negli Stati Uniti ed stata pubblicata su Nature Medicine: il composto, noto con il nome di beta-idrossibutirrato, agisce bloccando la produzione di un’importante molecola che ha il compito di stimolare alcune strutture della cellula ad innescare una potente risposta infiammatoria.

Nuove possibilità di trattamento precoce

Questo composto viene prodotto soprattutto dalle persone colpite da patologie auto immuni, diabete di tipo 2, morbo di Alzheimer e arteriosclerosi.
Durante il test i ricercatori hanno somministrato BHB in topi predisposti geneticamente a sviluppare alcune malattie infiammatorie comuni. I risultati hanno dimostrato che il livello di infiammazione era inversamente proporzionale alla quantità di molecola fornita.
Una scoperta eccezionale, che apre a nuove possibilità di trattamento precoce di molte patologie che hanno in comune un’elevata produzione di molecole che scatenano la risposta infiammatoria.

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