E’ allarme negli Stati Uniti per il batterio “Burkholderia pseudomallei”, sfuggito da un laboratorio di ricerca in Louisiana: causa la meliodosi e si può trasmettere all’uomo con il contatto di roditori infetti

La notizia è stata diffusa dal quotidiano “USA Today”, che parla di incertezza relativa alla portata della contaminazione (nonostante le autorità garantiscano che la popolazione sia fuori pericolo) e riferisce di quattro scimmie ammalate e due uccise.  Sembra anche che un ispettore federale si sia ammalato dopo aver visitato la struttura, il laboratorio di ricerca Tulane National Primate Research Center di Covington, a circa 80 km a nord di New Orleans. Secondo le fonti, sembra che gli scienziati stessero lavorando ad un vaccino testato sulle scimmie quando è il batterio ha superato le difese del laboratorio. Un altro allarme importante, dopo quello lanciato a New York per il rinvenimento del batterio della peste nella metropolitana della Grande Mela.
E se sembra che è proprio dai batteri che potrebbe arrivare la salvezza dell’umanità dal surriscaldamento globale, in casi come questo i batteri killer costituiscono una pericolosa minaccia.

Usato come arma chimica

Il batterio killer è un gram negativo che causa la meliodosi, patologia che si manifesta come un’infezione tubercolare in soggetti indeboliti da altri disturbi ed ha una mortalità tra il 14 ed il 40%. Si tratta di una malattia infettiva nei topi ma trasmettibile anche all’uomo attraverso cibo e bevande contaminate con il passaggio di roditori infetti.
La pericolosità di questo batterio è dimostrata anche dal fatto che è stato classificato come un potenziale agente chimico impiegabile in attacchi di bio-terrrorismo. Il “Burkholderia pseudomallei” è endemico nel sud-est asiatico, specialmente in Thalandia e nell’Australia settentrionale.

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