Lodare troppo i propri figli, comportamento che spesso viene naturale ai genitori, rischia di farli crescere narcisisti e troppo concentrati su di sé

E’ quanto sostengono gli psicologi americani dell’Ohio State University, che hanno condotto una ricerca in collaborazione con l’università di Amsterdam su 565 bimbi fra i 7 e gli 11 anni e sui loro genitori, pubblicando i risultati online su Proceedings of the National Academy of Sciences.

Dai risultati dello studio emerge che i bambini superbi, che hanno la tendenza ad avere un’immagine di se stessi troppo alta, hanno genitori che li lodano spesso e ne esaltano e sopravvalutano le doti. Del resto, sembra che la scienza abbia dimostrato come il successo dei bambini a scuola sia principalmente una questione genetica.
Da parte di mamma e papà, che spesso sono mossi dalla buona intenzione di gratificare il figlio, c’è però una diffusa scarsa consapevolezza che così facendo si portano i bambini a sottovalutare gli altri e a sentirsi superiori, concedendo troppi privilegi e lasciandoli sfogare per ore con smartphone e tablet, che hanno effetti molto dannosi sul cervello dei più piccoli.
Lo studio non vuole suggerire ai genitori di evitare completamente qualsiasi forma di gratificazione nei confronti dei figli. Anzi, dai risultati è emerso che quando i bimbi ricevono manifestazioni di affetto e stima dai genitori, non accompagnate da complimenti eccessivi, aumentano anche la propria autostima e fiducia in se stessi.

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Autostima e narcisismo: un confine importante

“Chi ha un’alta autostima pensa di essere bravo e valido come gli altri, laddove i narcisisti sono convinti di essere meglio degli altri”, spiega Brad Bushman, coautore dello studio e professore di Comunicazione e psicologia all’Ohio State University.

Sopravvalutare i figli, “è predittivo di narcisismo, non di autostima. Mentre il calore predice solo autostima. Interventi di formazione possono insegnare ai genitori a esprimere affetto e apprezzamento verso i bambini senza dire che sono superiori agli altri o destinati a particolari privilegi”, raccomanda il dottor Bushman.