La musica a volumi altissimi, che fa vibrare le casse durante i concerti e in discoteca, così come i suoni sparati al massimo direttamente nelle orecchie dalla cuffie collegate a smartphone e lettori mp3, mettono seriamente a rischio l’udito di adolescenti e giovani

Sono ben 1,1 miliardi di persone di età compresa tra i 12 e i 35 anni a rischiare l’udito a causa della musica assordante, che ascoltano anche per diverse ore consecutive al giorno.

L’allarme è stato lanciato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che celebra oggi l’International Ear Care Day 2015, giornata mondiale per la salute dell’udito.
Un’ottima occasione per lanciare l’iniziativa ‘Make Listening Safe’, una campagna di sensibilizzazione all’ascolto sicuro, che informa sui comportamenti da tenere per salvare l’udito, come ridurre le ore di ascolto di musica con cuffie o utilizzare protezioni auricolari quando si ascolta la musica ad alto volume in discoteche e stadi. Se è vero che l’udito umano filtra i suoni che ci infastidiscono, nulla può fare contro la musica assordante sparata per ore nelle orecchie e a lungo andare viene irrimediabilmente danneggiato.

Gli accorgimenti salva-udito

Le conseguenze negative per l’udito di questi comportamenti a cui ormai i giovani sono abituati sono spiegate in una nota Amplifon da Antonio Cesarani, Direttore Unità Operativa Complessa di Audiologia Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano; se la musica raggiunge i 120 decibel andando oltre la soglia del rumore, si rischiano gravi danni all’udito.

«Per salvaguardare l’udito – aggiunge – è sufficiente qualche piccolo accorgimento, ad esempio abbassare il volume del proprio smartphone e limitare l’uso di lettori MP3 a non più di 2 ore di seguito al giorno.
Inoltre in discoteca o in un locale rumoroso, adottare la ‘regola dell’in&out’, prendendosi una pausa di un quarto d’ora ogni 90 minuti».

L’OMS ha evidenziato che quasi un adolescente su due è esposto a suoni ad alto volume per l’uso sempre più frequente di smartphone e dispositivi analoghi per ascoltare la musica; il 40% circa di loro è esposto a livelli sonori dannosi in luoghi di divertimento come le discoteche.

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Attenzione a durata dell’esposizione

Ma qual è la soglia da considerare pericolosa? Gli esperti parlano di otto ore consecutive di esposizione a rumori superiori a 85 decibel (dB) e l’esposizione per appena 15 minuti a 100dB.
Etienne Krug dell’OMS invita i giovani ad una maggior consapevolezza:

«Dovrebbero divenire consapevoli che la perdita di udito è un processo irreversibile e che adottando semplici azioni preventive ci si può continuare a divertire senza rischi per il proprio udito».
Prima che i danni diventino irreparabili, sarebbe quindi opportuno sottoporsi a un esame audiometrico periodico, soprattutto alle prime avvisaglie di fastidi all’udito.